Neanche il tempo di lanciare “Nemesi”, il prolifico strumentista Federico Romano ci regala un altro album. Intitolato, questa volta, semplicemente “Inner Self”. Ricordo che i June 1974 sono in attività dal 2009 e si contraddistinguono per un percorso artistico sui generis che nulla ha che vedere con le chiese costituite dell’attuale panorama musicale. Prendiamo, ad esempio, il nuovo “Inner Self”. Rispetto a “Nemesi” Federico Romano decide di cambiare totalmente le carte in tavola. Anzi “Inner Self” non è per nulla il follow-up a “Nemesi”. Sembrano album appartenenti a due band differenti e agli antipodi. Se “Nemesi” aveva una tracks-list con veri titoli di canzoni, “Inner Self” definisce il suo spazio vitale con titoli presi a prestito dai numeri romani. L’album precedente era un insieme di generi musicali fra i più disparati, mentre “Inner Self” è solo ambient. Puro ambient. Non c’è nessun rumore. Il sound sembra un mare piatto senza increspature. C’è solo silenzio. Silenzio su cui meditare e riflettere. Suoni tenui e gracili. Non c’è null’altro da aggiungere. “Inner Self” non è un album prolisso. Va ascoltato ed ognuno ne tragga le sue di considerazione. Un album davvero particolare…
Tracks-list:
- I
- II
- III
- IV
- V
- VI
- VII
- VIII
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