Il giorno dopo la pubblicazione delle nuove direttive per combattere la ripresa della pandemia, mi piace pensare come essere rispettosi del prossimo, passa anche dal nostro atteggiamento quotidiano. Non ho commenti da fare nei confronti di coloro che negano la gravità della situazione o che affermano che tutto faccia parte di una dittatura sanitaria, ma mi piace riflettere su questa lettera che il 2 Marzo 2020 è giunta ai maggiori organi di informazione da parte di Rolando Giambelli, lo storico presidente dei Beatlesiani d’Italia Associati..
LE MASCHERINE DI CARNEVALE… LE MASCHERINE PER CONTRASTARE LA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS, ALMENO TEMPORANEAMENTE, DOVREBBERO ESSERE DISTRIBUITE DALLO STATO GRATUITAMENTE ALLA POPOLAZIONE, ASSUMENDONE IL MONOPOLIO !
Il Carnevale quest’anno è finito abbastanza male… ma si può sempre rimediare!….
Cari Amici,
noi viviamo tutti come nel Sottomarino Giallo dei Beatles!… che vaga con ottimismo in un mare di problemi e di guai, alla ricerca di un mondo migliore!… Per poter suggerire una soluzione al grave problema per il quale tutte le mascherine in commercio sono sparite o vengono proposte a prezzi folli, devo premettere che, ieri domenica 1 Marzo, verso sera è suonato il mio telefono fisso di casa e con grande stupore ho ascoltato per la prima volta in vita mia, un avviso registrato del nostro Comune di Brescia con il quale, una voce gradevole e rassicurante, ma decisa, stava comunicando a me, ed evidentemente anche a tutta la Cittadinanza, che la chiusura delle Scuole di ogni ordine e grado era stata prorogata fino al prossimo 8 Marzo, per contrastare il contagio da “Coronavirus”
Ebbene, questo fatto, davvero inaspettato, ma molto gradito, mi ha fatto ben sperare sull’organizzazione e capacità della Struttura Pubblica di contribuire ad arginare la diffusione del Coronavirus, nonostante che, anche stamattina dopo dieci giorni di inutile ricerca in tutte le farmacie della città di una mascherina, ho dovuto litigare con il “mio” farmacista per poterne avere una che teneva come campione e, soltanto per poter scattare queste foto che ho postato per illustrare questo mio punto di vista, ispiratomi da tutto ciò.
Si tratta di un semplice suggerimento che, nel caso di un peggioramento della situazione generale, siano proprio i Comuni italiani a procurare e a distribuire alla Cittadinanza le mascherine adeguate al Coronavirus, anche e soprattutto, per dare una mano alla struttura sanitaria, purtroppo talvolta carente in questo tipo di servizi.
Le Amministrazioni Comunali dovrebbero di “comune” accordo, fosse anche per imposizione, delibera o decreto ministeriale, vista l’emergenza del momento, acquisire ad un costo effettivo e reale di fabbrica, che, solo fino a poche settimane fa era davvero irrisorio, un quantitativo adeguato di mascherine “dichiarate idonee” presso le Ditte che le producono per essere distribuire periodicamente, oltre che alle Aziende Ospedaliere e ai Pronto Soccorso, anche e soprattutto ai Cittadini indifesi e a quelli “on the road”. Dovrà essere un numero di mascherine “omologate” certamente limitato, ma adeguato alla necessità del momento, fino alla fine del rischio contagio. (bella la notizia di 5 Milioni di mascherine in arrivo negli ospedali, ma in Italia siamo in 60 milioni) … Non per fare allarmismo, ma una semplice tessera simile a quelle distribuite in tutte le nazioni civili, nei casi eccezionali di conflitti o di calamità o peggio di epidemie, ai propri cittadini o sudditi, permetterebbe a tutti noi di poter ritirare “serenamente” e senza ulteriori stress e aggravi di spesa le mascherine “pubbliche” comunali…
Se pensiamo poi ai costi dei farmaci o dei ricoveri… meglio fare una buona prevenzione!
Tutto ciò, oltre che per proteggerci e salvaguardare gli altri dai nostri batteri, potrà servire come controllo dell’Autorità Sanitaria sul loro regolare utilizzo, anche nel caso di un eventuale prolungamento o aggravamento del contagio. In questo modo il Monopolio temporaneo di questo presidio medico sanitario, molto semplice, ma molto importante, dovrebbe evitare anche le ”recenti” ignobili speculazioni, gli accaparramenti, il mercato nero e soprattutto la sparizione delle mascherine dal mercato che, in questo caso e per questo sfortunato periodo, data la loro evidente e “conclamata“ efficacia ed importanza sociale ormai ”PLANETARIA”, dovrebbero proprio essere dichiarate “fuori mercato” ed il loro utilizzo gestito almeno “temporaneamente” soltanto dalle Pubbliche Amministrazioni di tutto il Mondo, collegate tra loro, in sinergia!
Il Carnevale quest’anno è finito abbastanza male… ma si può sempre rimediare!
RIBADISCO QUINDI: “Noi viviamo tutti come nel sottomarino giallo dei Beatles!… che vaga con ottimismo in un mare di guai e di problemi alla ricerca di un mondo migliore!”
Grazie per l’attenzione Rolando Giambelli
Alcune mie considerazioni finali:
– Rolando Giambelli è un iperattivo. Come ben sai sua moglie Alice (conquistata con la pubblicazione di un 45 giri in cui Rolando aveva fatto in italiano il remake di un brano dei Beatles), trattenerlo un giorno in casa è impossibile. Prima dello scoppio della pandemia, suonava anche 5/6 giorni alla settimana. Trattenerlo in casa, è come avere un animale in gabbia; ma si è adeguato ed ha rispettato (in tutti questi mesi) le norme, facendo dirette telematiche
– Ha visto ammalarsi molti di Covid-19 e qualcuno dei suoi amici purtroppo è morto
– Rolando vive con la sua famiglia a Brescia, una delle città più colpite da questo virus
– Lavora come fotografo medico-scientifico da 35 anni e conosce bene le strutture ospedaliere
Rolando Giambelli e la mascherina…ma non di carnevale!
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