Splendido debutto per il cantante poeta padovano.
Nonostante l’oscurantismo dei canali ufficiali, in Italia c’è una nuova generazioni di cantautori che meriterebbe di avere visibilità, per trovare un pubblico.
Nicola Lotto ne è un lodevole rappresentate, come dimostrano le sei trace che addobbano il suo ep di esordio “Si comincia così”.
Basterebbe il primo brano “Una luce”, che il nostro condivide con Edda, carismatico cantante che da tempo, dopo gli anni ruggenti con i Ritmo Tribale, ha avviato un’apprezzata carriera solista, per comprenderne il linguaggio colto ed elegante, sul sentiero di autori raffinati come Pacifico e Bungaro.
“Un cantante” affronta con leggerezza, ma allo stesso tempo audacia, il ruolo dell’artista che diffonde con canzoni, la propria sensibilità. Un cantante appunto, qui contrappuntato di piccoli simboli e gesti.
“Nelle vene” e “La felicità”, con la melodia tenuta in piedi da una stupenda linea di violino, introdotte da una voce dolce e sicura, sicuramente costruita nei suoi reading, dove Nicola propone musica d’autore e poesia (ed infatti contengono frammenti di “Une saison en enfer” di Arthur Rimbaud), sono acquarelli dipinti con tenui melodie che mescolano luce e fango, suonati con uno spirito cantautorale che restituisce credibilità a questa espressione artistica.
Sono solo cinque brani, più la coda strumentale di “Una luce”, ma Nicola Lotto evidenzia doti di compositore ed interprete, non indifferenti. Dentro ed allo stesso tempo lontano dai cliché del suo ruolo di narratore con la chitarra.
“La felicità non si tenta, conquistala punto e basta”