Nell’intervistare Lorenza Santo, vi avevo già parlato di quello che succede Domenica 4 Ottobre nella Casa dell’Abate Naldi nella senese S.Quirico d’Orcia: Ci saranno stand per valorizzare l’artigianato locale ed il chitarrista fingerstyle Paolo Sereno offrirà tre brevi intermezzi musicali ed io (nel corso della mattina) avrò la possibilità di intervistarlo pubblicamente. Domenica 4 Ottobre è anche l’occasione per apprezzare lo sforzo che da anni porta avanti l’Associazione Dimore Storiche Italiane.
– Paolo bentrovato: ci incontremo dunque Domenica 4 Ottobre?
Eggià .. tutti invitati a San Quirico d’Orcia per questa occasione speciale e su iniziativa di Lorenza e Vittorio.
– Come vi siete conosciuti tu e Lorenza Santo?
Diversi anni fa ho chiesto attraverso la mia agenzia un live nella cornice di un mio tour in Toscana e la risposta di Lorenza si è distinta per disponibilità e capacità organizzativa. Poi da lì ci siamo incontrati altre volte per miei concerti o per delle serate condivise con altri artisti e in occasioni particolari, un po’ come quella che ci attende la prossima Domenica.
– Come riesci a rendere tuo un brano famoso? La consideri un omaggio o un remake?
La regola generale è: se riesci ad arrangiare bene il ritornello, allora insisti con tutto il resto. I miei sono omaggi che trovo più modesti dei remake ma assolutamente adatti al mio spettacolo The Movie Concert. E’ un omaggio alle grandi colonne sonore del cinema.
– Ti senti più vicino a brani come Peter Gunn Them (di Henry Mancini) o il tema dal film Nuovo Cinema Paradiso?
Come per ognuno di noi, spesso ci sono due anime: quella un po’ caciarona (come si dice da voi in Toscana?) e quella più malinconica e romantica. Siamo in autunno quindi credo sarò in vena romantica. Ma poi dipende dal pubblico…
– Vogliamo spiegare (a chi non è addentro agli stile chitarristi) cosa si intende per fingerstyle?
Fingerstyle letteralmente è “stile delle dita” sottolinea il fatto che la chitarra non viene suonata con un plettro ma con le cinque dita della mano destra e questo consente spesso di avventurarsi in arrangiamenti più liberi e perchè no, percussivi e secondo me più moderni e comunicativi.
– Logico chiederti quali sono i chitarristi che hai amato da giovane e quali invece ritieni ora più originali…
Da giovane (anni Ottanta) amavo Paco De Lucia, Al Di Meola, John McLaughlin e Baden Powell: ho ancora due copie (due) dello stesso album Friday Night in San Francisco. Poi il mio ascolto si è slegato dal supervirtuosismo e mi sono dedicato a tanti generi musicali ma la chitarra rimane sempre nel mio cuore. Ora l’ascolto con maggiore difficoltà (forse ne ho ascoltata troppa di musica per chitarra) ma ultimamente c’è un ragazzo giapponese che si chiama Kent Nishimura che a soli 17 anni mi piace ascoltare e sto trascrivendo tutto di lui e proponendo i suoi arrangiamenti sul mio canale YouTube.
Fingerstyle e dimore storiche: l’incontro con il chitarrista Paolo Sereno
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