Mellow Yellow – “Banane psichedeliche”: da Country Joe and the Fish a Donovan
Tempo di Lettura: 2 minuti
Un singolare esperimento con le “banane psichedeliche” da parte di Country Joe and the Fish farà esplodere una nuova mania hippie… e ispirerà Donovan per la sua “Mellow Yellow”
Primavera del 1967: Country Joe and the Fish, band di folk-rock psichedelico da Berkeley, California, sta viaggiando su un pulmino Volkswagen alla volta di Vancouver. Il loro album di debutto è appena uscito e il gruppo è molto richiesto. Mentre sono in macchina, Gary Hirsh, detto “chicken”, il pollo, se ne esce con una strana teoria: “Sapete”, dice agli altri elementi del gruppo, “che se sbucciate una banana, ne essiccate la pelle, ne grattate la parte Bianca e la fumate, ottenete effetti assai più soddisfacenti della marijuana?”.
I ragazzi sono stupefatti: la loro dieta povera a base di burro di arachidi e banane sta per avere una svolta importante. Giunti a Vancouver, prima ancora di recarsi in teatro, vanno in un negozio di amici che sul retro ha una grande stufa. Dopo aver acquistato una cassa di banane e averle sbucciate, le mettono a essiccare nei pressi della stufa. Poi vanno a fare le prove in teatro. Qualcuno offre loro dell’acqua “al gusto di Lsd”… eppure i musicisti pensano alle loro banane. Tanto che Barry Melton, “The Fish”, va addirittura a controllarne lo stato di essiccazione alla fine del primo tempo.
Poi, terminato il concerto, si trovano nel negozio dei loro amici, per la tanto attesa fumata…
Tornati a Berkeley, Country Joe si reca a fare rifornimento di banana. Ma prima il suo fruttivendolo, poi il supermarket e infine il grande ipermercato in centro città hanno la scritta “Bananas sold out”. A Joe cade l’occhio su un articolo del San Francisco Chronicles che titola: “Nuova mania hippie: banane psichedeliche”. Nonostante la DEA, dipartimento anti-droghe del Governo Americano, abbia testato la completa inefficacia delle bucce di banana, non si trovano frutti in tutta la Baia per più di un mese. Questa storia influenza Donovan, un giovane folk-singer scozzese che, dall’altra parte dell’Oceano, scrive Mellow Yellow, un pezzo che diventa un inno generazionale.