Sabato 12 Settembre alle ore 10:00 avrò l’occasione di presentare il professor Silvio Calzolari (autore di diversi libri, molti dei quali legati al mondo della religione ed alla cultura del Lontano Oriente) ed il giornalista Marco Madinelli (ora conduttore del Tg3 Toscana): l’occasione sarà il ritrovarsi in Piazza Pitti immersi nel branco di lupi realizzati da Liu Rowang. Per calarci nell’evento, ho voluto intervistare il professor Calzolari ed il dottor Paolo Scarsella..
Buongiorno a Paolo Scarsella e Silvio Calzolari. Cosa succederà il 12 Settembre? Che tipo di evento sarà?
Paolo = Sarà il primo outdoor nella ormai non breve collezione degli eventi del format Sincronica … mente! (iniziato nel 2014 ed ormai giunto alla ottava edizione), in cui due esperti ci porteranno idealmente a Pechino, pur trovandoci nella splendida Piazza Pitti, letteralmente invasa da un branco di lupi, realizzati dall’artista Liu Rowang. Silvio = Sarà un evento importante che coniugherà l’ arte, la religione e la cultura cinese con quelle del nostro Occidente. Segnerà una nuova tappa del cammino intrapreso dal dottor Paolo Scarsella e dai suoi collaboratori alla scoperta delle diverse manifestazioni di una spiritualità alta e armonica (come quella cinese) che non smette di affascinare l’indaffarato e insoddisfatto Occidente.
Quale sarà il contributo che arriverà da Marco Madinelli? Silvio = La sua presenza sarà senz’altro importantissima. E’ laureato in Lingua e Letteratura Cinese alla Cà Foscari di Venezia ed è stato corrispondente dalla Cina per la Rai. Senz’altro saprà indicare alcune chiavi di lettura della complessa mentalità cinese che ci aiuteranno a decifrare i vari aspetti della cultura e della tradizione cinese. La cultura cinese è molto diversa da quella occidentale: tempo progressivo, uomo come soggetto, rapporto lineare di causa ed effetto,sono concetti e parole che nemmeno esistono nella lingua cinese. Quella cinese è una lingua ed una cultura che parlano piuttosto di tempo ciclico, di fatto come processo,di uomo come microcosmo di forze. Marco Madinelli si è anche occupato di modernizzazione della Cina e di globalizzazione; tutti argomenti di estrema attualità.
Come si inserisce la mattina del 12 Settembre nella filiera dei congressi Sincronica..Mente? Paolo = Un “assaggio” culturale o, come dicono molti, un trailer, per ricordare che il prossimo Sincronica.. Mente 8 si terrà a Firenze il 7 Novembre, recupero dello stesso evento sospeso all’ultimo minuto dalla scoppio della pandemia. I Lupi di Ruowang come sono stati accolti in Occidente? Silvio = La domanda che mi fai non è semplice. Gli occidentali sono sempre affascinati da ciò che non capiscono. Forse, anche per questo i lupi di Ruowang sono stati accolti con estremo entusiasmo. Generalmente si è cercato di interpretarli come il simbolo dell’atteggiamento predatorio dell’uomo nei confronti della natura. Sono stati esposti in Italia per celebrare i 50 anni delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica italiana e la Repubblica popolare cinese, rappresentata a Firenze dal Console generale Wang Wengang. Ma forse sarebbe meglio porsi una domanda diversa: siamo noi che li attacchiamo (e loro si difendono) o sono loro che ci attaccano? Il lupo in Cina era un animale sciamanico temuto, rispettato ma anche amato; come in molte altre antiche tradizioni ( anche occidentali). Nell’Asia centrale ed in Mongolia era un animale così sacro da non poter nemmeno pronunciarne il nome. Era un animale sacro dalla doppia e opposta valenza: era un simbolo solare ( portatore di conoscenza spirituale) ed uno lunare ( portatore di devastazione e morte). Assai curiosa è stata la scelta della location dove sono state esposte le statue di Ruo Wang (a Firenze sono state esposte in piazza Santissima Annunziata e in Piazza Pitti). Forse si intendeva riflettere sui valori della civiltà attuale? O si voleva piuttosto sottolineare il contrasto tra le idee armoniche espresse dall’arte dell’Umanesimo e le forze vitali e distruttive della natura? Mah…le spiegazioni possono essere varie e molte sono le teorie. Cercheremo di analizzarle nel corso del nostro convegno del 12 Settembre. Cosa ti auguri dalla mattinata in Piazza Pitti? Emozioni pure, spunti riflessivi, storie fantastiche … Paolo = L’incontro del 12 Settembre ci porterà nel passato e nel presente, forse anche nel futuro di un luogo di cui si sente parlare molto ma che almeno la maggior parte di noi conosce veramente poco, ritrovandoci in un luogo così magico come Palazzo Pitti, con il suo giardino alchemico di Boboli. Troviamo una giusta colonna sonora a quella mattinata: quale brano sarebbe quello giusto? Silvio = Attenti al lupo (di Lucio Dalla) o alcuni brani di Pierino ed il lupo di Sergej Prokofev.. ovviamente! Paolo = Il primo gruppo che mi viene in mente sono gli Steppenwolf, il cui mitico brano Born to be wild fa da colonna sonora allo storico film Easy Rider, cult movie di Dennis Hopper del 1969 con Peter Fonda e Jack Nicholson. Da rivedere e da far vedere ai nostri figli. Il secondo è un gruppo indie-rock inglese, gli Wolf Alice, con il brano Blush – rossore del 2013. Da ascoltare, mentre corri spensierato sulla Grande Muraglia Cinese…