“Non sono partito con l’idea di scrivere una canzone intitolata ‘Superman’” dice il vincitore di quattro Grammy® Award Keith Urban. Però lo ha fatto, e attenzione: assicuratevi di avere un poggiatesta, e indossate scarpe comode. È una una canzone contagiosa come poche fra le tante firmate da Urban, quanto mai energica e spavalda. “Superman” è il terzo appuntamento (a scadenze mensili) in vista della pubblicazione, il prossimo 18 settembre, dell’album The Speed Of Now Part 1 e, così come il singolo è disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali, lo sesso avviene per il video, dove Urban appare in forma inconsueta – come un personaggio da semplice cartone animato, abbozzato su di un album da disegno sfogliato rapidamente. Esattamente un anno fa la collaborazione con Julia Michaels.
Di questo nuovo brano, Keith Urban dice che è una canzone ideata pensando ad una serie di situazioni diverse, ma che va intesa come metafora. “Mi piace quando ogni ascoltatore è in grado di pensare alla propria storia, a immedesimarsi mettendo il suo volto, il suo personaggio nella canzone: e questa per me rientra proprio in quel genere di canzone”. Urban è solito fare leva sulle sue capacità di artista e sulla sua innata curiosità al fine di fondere insieme cose apparentemente incongrue, e “Superman” non fa eccezione. Se molti non riuscirebbero a concepire uno stile di scrittura dance/electronic/pop, un trio preposto alla produzione e al missaggio (Captain Cuts), uno dei più not compositori country di Nashville (Craig Wiseman) e un fenomeno dell’animazone che spopola su YouTube (Andymation) coinvolti nel creare una canzone, Urban lo fa. E tutto funziona alla perfezione. È l’ingrediente essenzale, che combinato con la sua inesauribile ricerca musicale rende chiaro perché Urban sia uno degli artisti più rispettati al mondo.