«Non è più il tempo a passare, ma io a passarlo a tempo di musica». Parte da questa scoperta la nuova avventura di Francesco Papageo, cantautore parmense di origini greche che ha fatto dell’esplorare la sua filosofia di vita. Da oggi “Orizzonti in scatola” è libera e di tutti, disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download.
Prima tappa in una band, seconda da solista, per una vita senza soste in giro per il mondo: Papageo è uno “spacciatore di lenti”, ottico per professione, ma anche animatore musicista percorrendo i villaggi d’Africa e le montagne d’Italia. Di viaggio in viaggio, il cantautore sbircia gli orizzonti con la sua lente d’ingrandimento, catturandone i suoni, i paesaggi, i movimenti. I minuti scorrono, e allora lui li rincorre e li canta. Registra attimi, poi preme play e parte la musica: le prime note di un brano che accompagnerà i lunghi pomeriggi estivi in macchina verso il mare, con i suoi beat irresistibilmente frizzanti e le atmosfere sognanti. «Mi sono divertito molto a racchiudere dentro “Orizzonti in scatola” due chiavi di lettura, rivestendo con il ritmo coinvolgente una riflessione profonda sull’esistenza. Per smuovere i piedi di chi vorrà ballare e il cuore di chi vorrà ascoltare».
A tre anni dalla sua partecipazione a Musicultura, tra i vincitori del festival con “Amo la vita da farmi male”, PAPAGEO torna in pista a ritmo di funky dance elettronico. «ORIZZONTI IN SCATOLA è nata in una notte insonne di gennaio – racconta l’artista. Il giorno prima, mentre tornavo dalla mia ultima avventura da musicista in Madagascar, l’aereo ha dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza in Sudan per un guasto. È stata un’esperienza forte, che mi ha portato a riflettere sul tempo che se ne va. Perciò la notte seguente ho ripercorso attimi perduti immaginando di poterli avere ancora per magia, un po’ come quando si dice al batterista ‘Dammi il tempo’ prima di iniziare a suonare».
ORIZZONTI IN SCATOLA è la consapevolezza di una lotta continua tra la decadenza generale dei tempi moderni, dettati dalla massificazione, e la voglia di una vita a tutto gas, riscoprendo le lancette che fanno ballare l’orologio. A mali estremi, estremo ritornello come modus vivendi: batterista dammi il tempo quando il tempo se ne va.
FRANCESCO PAPAGEO, alias Francesco Papageorgiou, è un cantautore parmense di origini greche. Nel 2009 frequenta il corso per Compositori e nel 2011 quello per Autori presso il CET, diretto da Mogol. Ex leader de I Musicanti di Grema, band nata nel 2005 come esperimento tra amici d’infanzia – con i quali ha aperto i concerti di James Morrison, Ligabue (Campovolo 2.0), Sud Sound System, Lo Stato Sociale, Levante e Boosta dei Subsonica -, nel 2017 dà il via alla sua attività da solista sul palco di Musicultura ed è tra i vincitori del festival con il brano “Amo la vita da farmi male”, conquistando pubblica e critica. Ricorda con queste parole la sua esperienza: «Musicultura mi ha dato quella fiducia nella mia musica necessaria per prendere una decisione drastica che rimandavo da troppo tempo: vivere di musica ad ogni costo». Francesco alterna la sua attività da cantautore al mestiere di ottico e di musicista nei villaggi turistici. Controcorrente, ha seguito il suo istinto decidendo di viaggiare per il mondo e intrattenere un pubblico sempre più ampio e variegato. «Non ero mai stato in un villaggio in vita mia e non avevo idea di cosa mi aspettasse – racconta. Molti mi hanno dato del pazzo. Persino i miei genitori, pur sapendo che ho la musica nell’anima. E a chi mi diceva ‘Sei pazzo’ ho risposto ‘No, sono suonato’. E così sono partito».