Ho sempre provato un senso di invidia per quello che Leonardo da Vinci riusciva a creare, dopo averci pensato per qualche giorno: l’anno scorso a Firenze ho partecipato all’inaugurazione della mostra con le Tavole dell’Ultima Cena, provando invidia per che possedeva i disegni… perché poteva deliziarsi nel vedere il volume Collection des Têtes, realizzato da André Dutertre.. artista, ma anche accademico di Francia e insigne incisore e pubblicato a Parigi nel 1808.
Ma ho sempre avuto lo stesso sentimento per i musicisti, perché hanno il dono di riuscire a mettere su carta (e poi a suonare) quei sentimenti che spesso provo a livello ancestrale. Perciò per me oggi parlare all’unisono di Leonardo da Vinci e di un valente artista come Marco Di Noia, è fare bingo….
– Marco buongiorno: ti disturbiamo? A cosa stai lavorando adesso?
In questi giorni sto scrivendo un nuovo album, con l’aiuto di due artisti, Giulio Maddaloni, in arte “Ace of Lovers” e Alberto Cutolo.
– Vogliamo cominciare a fare un bilancio del tuo disco dedicato a Leonardo da Vinci?
È stato un lavoro che mi ha portato soddisfazioni, nuove amicizie e collaborazioni artistiche. Ad esempio, il singolo Stella del Pop è da poco diventato colonna sonora del videogioco La Corsa di Leonardo, realizzato dal Comune di Milano. Mentre il videoclip del medesimo brano, grazie al benestare dell’Ippodromo, si pregia di riprese innanzi all’iconico Cavallo di Leonardo, simbolo di San Siro, il mio quartiere. Da milanese mi sono sentito molto onorato e gratificato da queste concessioni e dimostrazioni di interesse. Non ultimo, mediaticamente parlando, l’EP si è rivelato un successo, di cui la stampa ha parlato tanto e su cui è stato fatto persino un servizio da parte di uno dei più importanti telegiornali nazionali.
– Come inventore anche di strumenti musicali, so che il genio di Vinci l’ha avuto anche liutaio: nel tuo disco ci sono strumenti che Leonardo ha pensato…
In questo disco, per la prima volta, gli strumenti musicali ideati da Leonardo Da Vinci suonano con quelli moderni. L’organo di carta, la viola organista e la piva a vento continuo sono stati realizzati dall’esperto liutaio Michele Sangineto, a partire dai progetti del genio rinascimentale, e sono stati suonati sperimentalmente nei miei brani da suo figlio Adriano, che è un arpista, apprezzato a livello internazionale. Tra l’altro, Michele Sangineto ha anche gentilmente accettato di impersonare proprio Leonardo Da Vinci nei videoclip di Stella del Pop, l’Uomo Vitruviano e indirettamente Parigi 1911. Con risultati a dir poco insuperabili. Vedere su YouTube per credere…
– Che idea ti sei fatto sul famoso furto al Louvre de La Gioconda? Bello il videoclip che hai pubblicato …
Ciò che fece Vincenzo Peruggia l’21 Agosto 1911 fu un atto illegale, ma romanticamente patriottico. Anzi, credo che riportare in Italia i capolavori dei nostri pittori, fortuna economica di molti musei esteri, sia un po’ il sogno proibito di molti italiani. Quanto al videoclip di Parigi 1911, l’ho realizzato “home made”, durante le settimane di lockdown, profondendo riferimenti artistici e cinematografici, creatività e un po’ di surrealismo.
– Trentamila visualizzazioni per Parigi 1911 non mi sembra affatto un cattivo traguardo: hai ricevuto giudizi di che natura?
Ho ricevuto tanti apprezzamenti, nonostante, come detto, l’abbia realizzato personalmente e amatorialmente con programmi di editing video e fotografico. Ne è risultato un videoclip dalla spiccata personalità e originalità. Ulteriore prova che la creatività e l’attitudine all’“arte di arrangiarsi” sono armi spesso vincenti.
– In questo brano c’è forte la tua collaborazione con Stefano Cucchi: come lavorate abitualmente? Raccontaci qualcosa di più su di lui….
Stefano ha composto le musiche di tre brani dell’EP, oltre ad avere collaborato con me nel precedente lavoro Elettro Acqua 3D. A differenza mia, semplice autodidatta alla tastiera con qualche anno di lezioni di canto alle spalle, lui ha vasta cultura musicale e formazione da Conservatorio; background che ha conferito raffinatezza e complessità alle armonie e alle melodie dei miei brani. Proviene dalla musica concreta, ma è anche un amante del rock progressivo, influenza che traspare evidentemente dalle sue composizioni. A livello operativo, quando componevo con lui, gli descrivo la tematica che avevo scelto per il brano, talvolta, corredandola con qualche verso iniziale, così da consentirgli di abbozzare una prima base musicale, su cui io poi scrivevo il testo.
– Mi ha molto incuriosito il lavoro che c’è dietro a L’uomo vitruviano – 3D audio version …
È stato il primo brano italiano cantato e in 3D audio a essere pubblicato su Spotify, e a diventare un videoclip che richiede all’ascoltatore di indossare le cuffie, per godere di effetti tridimensionali. In altre parole, trattasi di un remix binaurale, dal risultato sonoro equivalente a ciò che nelle settimane successive è stato, un po’ fantasiosamente e furbescamente, etichettato come 8D. A livello tecnico, la traccia è stata realizzata da Francesco Coletti, fonico dei celebri Massive Arts Studios di Milano, con la regia mia e di Alberto Cutolo. Un’operazione divertente e interessante, incentrata su psicoacustica, spazializzazione sonora, riverberi e particolari equilibri tra “effetti speciali” e fruizione piacevole di un brano cantato.
– Credo che la tua vena artistica ha già fatto un passo in avanti rispetto a Leonardo Da Vinci in pop…
Confermo. Il prossimo album, attualmente in composizione, sarà parimenti innovativo e atipico, benché molto differente da questo, sotto diversi aspetti, a cominciare da tematiche, ospiti e genere musicale. La speranza è di farlo uscire per il prossimo autunno. Se ciò si verificasse, sarebbe il terzo album, o meglio concept-album, in tre anni, dopo “Elettro Acqua 3D” e “Leonardo Da Vinci in pop”..
La viola organista è uno strumento musicale inventato da Leonardo da Vinci, precursore dello strumento tardo-rinascimentale detto Geigenwerk e di vari strumenti dei secoli successivi, detti Bogenklavier, Gambenklavier o più genericamente Streichklavier. L’idea originale di Leonardo, descritta in quattro disegni del Codice Atlantico (1488-1489) e in altri quattro disegni del manoscritto H (1493-94), deriva dal meccanismo degli strumenti medievali detti organistrum e symphonia, antenati della ghironda.
Botero, Warhol, Dalì, Leonardo Da Vinci: intervista pop a Marco di Noia …
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