Nel deserto con una “bussola cathodica”: gli Ananda Mida

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Gli Ananda Mida

Ananda Mida, un bell’esempio di rock psichedelico, questo in Cathodnatius, con venature prog, bagliori new wave (vedi proprio l’inizio di The Pilot), passaggi stoner, un basso (Davide Bressan) che gira e colpisce di fioretto tutti gli accenti, uno stile ben definito che esprime tutte queste sfumature, un gruppo con una sua personalità e stile riconoscibile, che usa come alfabeto comunicativo tutte, e di più, le influenze che cito sopra. Benvenuti nel deserto “sciamanico” della celebre scena che Oliver Stone ha immaginato per il film The Doors: state ascoltando Cathodnatius. Bella e ispirata la voce del cantante Conny Ochs ed azzeccati tutti i suoni, fruibilissimi, chiaramente apprezzabili e distinguibili, grazie alla bella produzione di Daniel Grego ed al lavoro di registrazione fatto con l’aiuto di Sebastian Soso, presso il Teatro delle voci Studios. In ogni canzone, come in Blank Stare ad esempio, è riconoscibile le lezioni lasciate alla storia da Zeppelin, Dave Gilmour, Dave Evans con i loro reverberi, delay, ma anche i Blue Oyster Cult, sensazioni uditive già ascoltate anche in band come i californiani Rival Sons di Scott Holiday (ascoltatevi Pupo Cupo). Leggiamo dalla biografia degli Ananda Mida dei molti concerti in Italia ed Europa di supporto a Black Rebel Motorcycle Club, Fatso Jetson, Yawning Man per citarne solo alcuni.


Molto ispirata la voce di Ochs nella ballata acustica Out of the blue, forse il momento più diretto di tutto il disco, accompagnata dalle sole corde di Matteo Pablo Scolaro ed Alessandro Tedesco. Chiude l’esperienza Cathodnatius, secondo album di questa band dopo Anodnatius, la suite Doom and the medicine man, che dispiega la psiche di questo gruppo (che forse è mai stato) underground italiano, voluto dal batterista Max Ear, gruppo che continua un discorso, una esperienza già ben iniziata e connotato da consensi internazionali con il monicker OJM.
Ananda Mida ovvero Max Ear cofondatore della Go Down Records e Matteo Pablo Scolaro, chitarrista e curatore di Go Down Bands on Tour, hanno suonato con diverse line-up che variavano da tre a sei membri, semplicemente strumentali o con cantanti, fin dal 2015, arrivando nel 2019 ai festival Maximum Festival, Heavy Psych Sound Fest, Psyka Winter Psychout Fest, ACieloAperto, elenco ovviamente incompleto. Se volete attraversare il deserto portate l’acqua, la bussola non serve: saranno gli Ananda Mida ad indicarvi la via.

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