Chi ama quel particolare filone che è progressive italiano, negli anni’80 ha trovato nell’ensemble Notturno Concertante una produzione variegata ed al passo con i tempi.
Sino ad ora la loro discografia erano solo questi 6 album:
– The Hiding Place (Musea 1989, ripubblicato dalla Mellow Records nel 1992)
– Erewhon (Mellow Records 1993)
– News from Nowhere (Mellow Records 1993)
– The Glass Tear (Mellow Records 1994)
– Riscrivere il passato (Mellow Records 2002)
– Canzoni allo specchio (Radici Records Music 2012)
In Let Them Say vi è tutta l’esperienza e la perizia maturate in una carriera trentennale rendono ogni nota carica di emozioni e rimandi sonori preziosi. Ben si addice la definizione che stanno usando ora ..ethno progressive rock… definizione così ampia da abbracciare una molteplicità di influenze perfettamente rispecchiate nei brani. Una vocazione internazionale, a partire dalle collaborazioni (Molly Joyce e Nadia Khomoutova al violino, Kaitlyn Raitz al violoncello, Seto Nobuyuki al clarinetto), con un forte radicamento mediterraneo nell’approccio.
Ha spiegato il chitarrista Raffaele Villanova… Let Them Say è il primo album interamente strumentale e una svolta stilistica notevole per noi, basato com’è sulla coesistenza tra strumenti acustici ed elettronica, senza però rinunciare a certe radici musicali..
Anche se impegnati in mille altre attività musicali, un loro disco mancava dai anni: la notizia giunta dalla Luminol Records ci riempie di soddisfazione, riportandoci alla mente un disco come The Hiding Place (prog velato di symphonic rock) e le sperimentazioni di News from Nowhere…
Aggiunge il chitarrista Raffaele Villanova .. Con il tempo si matura l’attitudine di andare per la propria strada, dando alle opinioni degli altri il rilievo che meritano, quando lo meritano. Il titolo del nuovo disco? È da intendere anche in senso più ampio, un “lasciateli parlare”…
La formazione dei Notturno Concertante in questo disco con Luminol Records è:
Lucio Lazzaruolo – chitarre, tastiere
Raffaele Villanova – chitarre, sampling
Francesco Margherita – batteria, sampling
– Let Them Say
Estremamente evidente l’influenza folk in pezzi come Finis Terrae o la stessa title track, e poi il rock, ma anche il jazz e il blues che emergono (come in Delicate Sabbath, con in più un tocco quasi arabeggiante) e si legano armonicamente all’architettura compositiva arricchendo ogni brano di sfumature inedite. Indubbia la radice neo-prog anche nell’evoluzione interna a ogni canzone, a volte da un genere a un altro, con una fluida continuità tale da rendere ogni pezzo un gioiello a sè stante. In barba alle etichette..
Easy e spontaneo all’ascolto, tuttavia non sfugge la costruzione pensata e ricercata del tessuto musicale di Let Them Say. Una complessità così abilmente celata dietro agli undici brani, da lasciare una sensazione finale di leggerezza grazie alle atmosfere evocate.
Aleggia qua e là la figura di Peter Gabriel .. e non potrebbe essere altrimenti considerando una vicinanza effettiva con il suo ex gruppo, i Genesis: Notturno Concertante hanno infatti collaborato con Ray Wilson (ex Stiltskin), il più recente frontman della band che fu anche di Phil Collins, e si sono esibiti dal vivo con lui in più di un concerto (l’ultima esibizione a Settembre 2019 a Roma).