“Equatore” è il terzo singolo di Luca Guidi estratto dal suo primo album solista “Sudoku”. Si tratta anche del terzo videocapitolo della pentalogia musicale “Sudoku/I giorni senza” del regista Guido Celli. La pentalogia è iniziata con i primi due singoli “Tutto quello che hai” e “Portami via”, continua con “Equatore” e finirà con “Preghiera” e “Sudoku”.
“A Luca mi accomuna un certa tenacia nel tentare risposte – dichiara il regista – e con il suo album, soprattutto attraverso le cinque canzoni che ho scelto di vestire d’immagini (di abitare), ho capito che la risposta che Luca stava tentando gli era stata stimolata dalla medesima domanda che da un po’ di tempo mi torturava”.
La pentalogia si chiama “Sudoku/I giorni senza” perché “Sudoku” è il titolo del disco di Luca, mentre “I giorni senza” il titolo del poema di Guido: entrambi cercano di rispondere alle interrogazioni e agli interrogativi che un miracolo così terribile come l’Amore Assoluto pone.
“SUDOKU – continua Guido – perché la soluzione non è data, va cercata, giocata, sperata. Ma l’Amore, ci ricorda Luca, ci rende il risultato inavvicinabile: il sudoku del disco, l’Amore, è insolubile, irrisolvibile, inservibile. I GIORNI SENZA, perché un’indagine seria è possibile solo in mancanza del corpo del reato”.
I primi due videocapitoli avevano per protagonista Giuliana Morano e coprotagonista il paesaggio della Murgia, mentre in “Equatore” troviamo Jessica Belletti e Fondi, la sua piana e il suo lago.
“Con Giuliana – ha concluso – ho lavorato nell’arco di un paio di settimane, un po’ al giorno. Con Jessica ho fatto tutto in cinque ore, legandomi ai pantaloni la cassa bluetooth con cui ho diffuso nell’aria, ininterrottamente, la canzone. Se Giuliana era la canzone, Jessica ci è diventata. Le sono grato”.
“Nell’aprirmi la porta di casa Guido mi ha aperto anche una porta di confronto che è facilmente diventato collaborazione – aggiunto Luca – Quello che ho trovato sono risposte diverse alle mie stesse domande e forse per questo non è strano che sia proprio lui a trasformare in video il contenuto di 5 mie canzoni. Così nasce la sua Pentalogia ed io, amico e fan, ne sono orgoglioso”.
Cantautore e chitarrista, Luca Guidi ha fatto parte del gruppo blues Betta Blues Society, pubblicando il disco omonimo e vincendo il Samedam Blues Contest in Svizzera. Successivamente entra a far parte dell’orchestra di ukulele Sinfonico Honolulu, che insieme a Mauro Ermanno Giovanardi pubblicherà “Maledetto Colui Che È Solo”, disco vincitore della Targa Tenco 2013 come miglior disco di cover. Da questo incontro nasce una collaborazione con l’ex leader dei La Crus che porterà all’inserimento di due brani scritti da Guidi, “Più Notte Di Così” e “Nel Centro Di Milano”, nel disco “Il Mio Stile”, vincitore della Targa Tenco 2016 come disco dell’anno.
Nel 2017 pubblica insieme ad un altro cantautore livornese, Luca Carotenuto, il disco di inediti “L’Epoca D’Oro”. Insieme a Novi, Giulia Pratelli e Gio Mannucci porta in giro uno spettacolo dedicato a Lucio Dalla dal titolo “Come è profondo il mare”. Nel gennaio 2020 pubblica il suo primo album solista “Sudoku”.