“Diario della notte” è un album che non passa inosservato. Non solo per l’alto contenuto musicale, ma anche per la forma – oggetto della confezione che contiene l’album, che acclude una sorta di taccuino dove l’ascoltatore po’ prendere appunti e scrivere riflessioni sulle emozioni rilasciate dall’ascolto delle canzoni del cantautore Antonio Altissimi.
Dieci canzoni che esprimono la dimensione ideale del cantautore, che è quella intimista, con predilezione per la chitarra acustica. E’ cantare con la chitarra, intimamente, anche per pochi. Album melodico, si chiude con un’inattesa apertura su di un’affollata piscina estiva, rumorosa, allegra, ironica: “Mondi indefiniti”, uno dei brani più belli scritti con amore e accuratezza.
Altissimi, cantautore viterbese con alle spalle una lunga storia d’amore per la musica e non solo per “fattori genetici”, dotato di forte personalità e un impatto semplice e spontaneo.
L’immediatezza e la rigorosa semplicità della scrittura di Altissimi sono quasi un ritorno al cantautorato delle origini. I testi intimisti e gli arrangiamenti essenziali dell’album nascono da una base voce e chitarra sulla quale si mescolano sonorità che spaziano dal pianoforte Giuseppe Emanuele Benassi, passando per il sequencer e il sax, frutto del lavoro svolto in studio dall’arrangiatore Roberto Caprari. Le chitarre sono state suonate da Roberto Magnasciutti. Tra i brani di maggior spessore da segnalare “La tua libertà”, “Avrei voluto essere” e “Giorno fortunato”.
L’idea della confezione e del progetto grafico è frutto dell’ingegno di Simone Iocco. Nella copertina è riprodotta un’opera di Paolo Pelliccia. L’album è disponibile nei più importanti stores digitali (spotify, itunes, dezeer, etc) distribuito dalla believe music, e si può acquistare nella versione fisica tramite il sito www.178productions.it e si può ascoltare su YouTube.