Classe 1997, la carriera di Sherol parte da lontano, quando fin da piccolissima, all’età di 8 anni, entra nel coro delle voci bianche di Santa Cecilia, eccellenza nella scena nazionale che la porterà poi a entrare a far parte di due cori gospel, di cui uno professionista.
Il suo timbro, il suo carisma, la raffinatezza che sposa la grinta di una cantante già evidentemente fuori dal comune e in grado di spaziare tra i generi, la portano a intraprendere la carriera di solista entrando a far parte di una band e a classificarsi prima nella categoria interpreti, a soli 17 anni, al Tour Music Fest – European Music Contest presieduto da Mogol.
Dopo questa vittoria, Sherol entra a far parte del coro gospel di Cheryl Porter con il quale partecipa a molte esibizioni importanti anche televisive: si esibisce per il Papa, è corista di Tiziano Ferro nella trasmissione di Virginia Raffaele, partecipa a “Natale 25”, è in concerto in Svizzera nella tenuta privata di Chopard, canta per eventi privati Cartier e molto altro.
Nata sotto il segno dell’Acquario, Sherol Dos Santos approda a X Factor nel 2018, facendo commuovere giuria e pubblico. Da alcuni paragonata a Beyoncé e Aretha Franklin, Sherol propone un timbro e un approccio musicale non solo pop, forte di venature jazz e a tratti ruvide, creando un mix di sfumature dal forte impatto e dall’assoluta originalità.
Ciao Sherol, partiamo dalla tua esperienza di X Factor, come è stata, cosa ti ha insegnato umanamente e come crescita cantautoriale?
X Factor per me è stato fondamentale. Grazie a questa esperienza ho capito che volevo e potevo realmente vivere di musica e che avrei dovuto avere il coraggio di rischiare. Per quanto riguarda la crescita cantautoriale, ho capito che avrei dovuto almeno cominciare a provare a dire la mia, a tirare fuori la mia musica, quella che sento dentro. E ci sto provando! Il 16 Dicembre è uscito il tuo singolo Pleiadi. Cosa ha significato per te?
Per me Pleiadi ha rappresentato l’inizio ufficiale del percorso verso il raggiungimento del mio sogno, abbiamo lavorato tanto su questo brano, ci abbiamo messo molto del nostro vissuto, sia io che i miei produttori, ed è stato proprio l’inizio del nostro percorso insieme.
A Gennaio una versione rock di te stessa, Self Control di RAF, coma mai la scelta di questo pezzo?
Abbiamo voluto scegliere un brano cult della musica italiana e provare a rivisitarlo in una chiave diversa, divertendoci a sperimentare. La tua voce ha fatto commuovere Manuel Agnelli, che ti ha voluto al suo fianco ad Ossigeno su Rai Tre, raccontaci di questa esperienza. L’esperienza ad ossigeno è stata bellissima. Ho avuto la possibilità di duettare con il mio giudice che ha creduto in me fin da subito e che stimo molto musicalmente. In quell’ occasione tra l’ altro ho confermato la mia passione per il rock.
Originaria della splendida Capoverde, sei a tutti gli effetti romana, il tuo sound proviene più da?
Paradossalmente nessuna delle due. Ho sempre ricercato le mie sonorità nelle grandi cantanti afroamericane, nel gospel, nel soul…
Paragonata a Beyoncé e Aretha Franklin, una voce da favola, come porti questa grande eredità?
Per me è un onore poter essere paragonata a delle artiste di tale calibro e soprattutto che ho sempre stimato. cerco di portare questa grande eredità provando ogni giorno a migliorare, con l’aspirazione di poter essere come loro. I tuoi progetti per il futuro? Il progetto più importante che ho è quello di riuscire a scrivere totalmente da sola tutte le mie canzoni. Ho sempre avuto difficoltà a tirare fuori e a poter leggere nero su bianco le mie emozioni, perciò aspiro a questo.
Sherol Dos Santos
Instagram: @sheroldossantos
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