I WakeUpCall sono una rock band romana nata nel 2010, con all’attivo tour in tutto il mondo e un numero di date davvero invidiabili. Dopo aver pubblicato e composto in inglese, oggi ci sorprendono con un brano in italiano, dove non perdono assolutamente il loro graffio rock, coniugandolo con un testo che senza la musica, potrebbe essere poesia. Questa è una caratteristica che li rende davvero più unici che rari. Parole e note conservano sempre la loro importanza, con contenuti che rivelano la loro grande attenzione al mondo, alle relazioni, senza perdere di vista la forza, l’anima rock che pervade la loro musica. La band è composta da Tommaso Forni, Oliviero Forni, Antonio Aronne e Francesco Tripaldi. Abbiamo intervistato Tommaso Forni, portavoce della band.
Dieci anni di carriera, in cui avete scritto esclusivamente in inglese. E’ in uscita un nuovo singolo “Tu Non Ascolti Mai”, in italiano. Cosa vi ha convinti a farlo?
Avevamo poco più di vent’anni quando abbiamo cominciato e il mondo rappresentava il nostro obiettivo, questo ci ha permesso di suonare ovunque, dalla Russia alla Cina. Oggi è nostra intenzione, dopo aver viaggiato moltissimo, portare la nostra musica qui, rivolgendoci al pubblico di casa nostra. Quello che ci confortato è stato renderci conto che i nostri brani non perdevano per niente il loro graffio rock e anzi la sfida stuzzicava la nostra creatività tanto che ne abbiamo scritto già una decina.
Com’è nata questa canzone?
In realtà, questo è stato il primo brano che abbiamo scritto come WakeUpCall. Inizialmente era in inglese poi lo abbiamo tradotto, limandone il testo. Un’operazione molto complicata, che non faremo più! “Tu Non Ascolti Mai” è stato scelto dalla giuria di Sanremo giovani 2019 tra 800 canzoni in gara, entrando nei 60 finalisti. A oggi, come ti ho detto, abbiamo scritto parecchio in italiano, anche se al momento, non so dirti se faranno parte di un disco o meno. Ci piace lasciare che le cose vadano come devono, navigando a vista e valutando cosa fare al momento giusto senza inutili forzature. Progettiamo, ci confrontiamo e prendiamo con la dovuta attenzione le decisioni che ci riguardano. “Tu Non Ascolti Mai” è stata mixata con tanta pazienza e cura, da Antonio, il nostro batterista che è anche un bravissimo fonico.
Che siate degli sperimentatori della musica si era capito, che vi piaccia viaggiare trasversalmente tra la classica e il rock, anche. Quest’anno in anteprima a questo singolo, avete pubblicato una cover che vi ha dato grandi soddisfazioni. Vuoi parlarcene?
Si a fare da anteprima all’uscita di questo singolo, all’inizio dell’anno abbiamo pubblicato una versione molto particolare e moderna, del famosissimo brano di Modugno “Nel blu dipinto di blu”. Questo brano è diventato la colonna sonora dell’iniziativa del MEI, per intitolare il Teatro Ariston di Sanremo a Modugno, in occasione del °70 del Festival durante il quale abbiamo avuto l’onore di essere premiati.
Il testo di “Tu Non Ascolti Mai”, a leggerlo sembra una poesia. Di cosa parla?
Per noi il testo ha moltissima importanza, tanto quanto la musica. Necessariamente deve piacere a me, a noi come prima cosa. Non ci è mai interessato scrivere seguendo strategie di mercato o indicazioni che non venissero dal bisogno personale di dire qualcosa, di raccontare. In passato è successo che abbiano provato a spingerci in direzioni che non ci appartenevano, ma siamo abbastanza indipendenti, o forse ribelli, per cui non abbiamo mai ceduto. Il significato può leggersi da più angolazioni potendo riferirsi ad una relazione personale ma come si legge nei titoli di coda dei film, ci tengo a precisare che riferimenti a fatti o persone realmente esistite sono del tutto casuali, oppure potrebbe essere un coming out della band che riconosce di non essere stata, talvolta, ascoltata come avrebbe voluto o sperato.
“Tu Non Ascolti Mai” fuori il 15 Aprile. Quale messaggio vuoi affidare a questo brano?
In questo momento, credo che ognuno di noi debba tenere accesa la speranza e i sogni, lo sappiamo, possono essere di aiuto. Stiamo vivendo qualcosa che ci ha colto di sorpresa, spazzando via ogni consuetudine, ogni certezza. Spero per tutti noi che ci sia un futuro sereno, consapevole però di questo oggi di cui fare memoria nel tentativo di diventare migliori. Seguiteci sulle nostre pagine social, ci saranno buone nuove… perché la musica non si ferma!