Lo share conquistato è stato del 14,13%: un risultato lusinghiero, anche se personalmente pensavo a qualche dato più alto! Gran bella iniziativa (con la voce guida di Vincenzo Mollica), forse caotica in alcuni momenti (con alcuni artisti ripetuti più volte) e con qualche esclusione che sarebbe stato meglio evitare (anche se capisco è difficile invitare tutti i cantanti italiani): ad esempio è mancata la storia della musica italiana e quindi I Nomadi li avrei visti bene (magari messi accanto a Paolo Belli, con cui hanno fatto un brano nuovo), così come non è stato considerato il mondo dei bambini, la categoria più penalizzata nello stare dentro casa. Quindi non avrei visto male in scaletta Cristina D’Avena..
Personalmente ho trovato vibrante l’apporto di Ermal Meta (anche se devo tirare le orecchie ai grafici, perchè il celebre brano di Leonard Cohen non si scrive in quel modo!), quello di Gigi Proietti (e la sua rilettura di Viva l’Italia, celebre brano di Francesco De Gregori) e di due splendide voci femminili che fanno grande la nuova musica italiana: Elisa ed Alessandra Amoroso.
Quello di ieri comunque non è un episodio, perchè deve essere sempre concreta la nostra gratitudine alla Protezione Civile: per questo i bonifici posso esser fatti anche ora!
Vi lascio con alcune considerazioni scritte da Giuseppe Mascambruno, già direttore del quotidiano La Nazione..
Meravigliosa questa condivisione musicale su Rai Uno del nostro legittimo, spasmodico, prorompente, incontenibile bisogno di comunità. Si’, orgogliosi di essere italiani .. orgogliosi di piangere se l’emozione esplode, la commozione sale, senza temere di passare da sfigati agli occhi di chi si sente sempre più ganzo solo perché è maledettamente solo con le sue certezze .. orgogliosi di una marea di italiani che aiutano chi soffre negli ospedali, nelle case per anziani e nei mille altri luoghi del dolore di questo momento. Orgogliosi dei tanti tesori, naturali, storici, culturali che abbiamo, dei talenti che vantiamo in ogni forma dell’arte, della creatività, del lavoro. Grazie alla Rai, finalmente vero servizio pubblico, grazie a tutti gli artisti che partecipano, grazie a chi dimostra di voler bene a questo nostro straordinario Paese..