Ha un taglio decisamente popolare il contributo che Paolo Belli ed i Nomadi stanno dando alla lotta al Covid-19: prima di tutto hanno deciso di cantare questo testo giunto all’attenzione di Beppe Carletti, poi gli utili li donano all’ IRCCS dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia (per la ricerca in atto sul farmaco anti Covid-19) e poi chiedono ai fans di prestarsi come attori.
Questo compare sul sito dove potete caricare il vostro contributo e firmare la relativa liberatoria.
Ho fatto una lunga chiaccherata telefonica con Paolo Belli ed è stato bello sentirlo positivo, fiducioso nel futuro ed in quello che ricostruiremo tutti, perchè i nostri ragazzi abbiamo una speranza in un mondo migliore. Ma per fare questo c’è da superare questo momento, anche guardando al passato: Paolo mi ha parlato dei ricordi di sua nonna e dei momenti in cui scappava per i bombardamenti e di come qualcuno portava il pane, qualcuno la bottiglia del vino, ma c’era sempre una chitarra ad allietare tutti, spezzando così la paura… che veniva messa fuori!