I Miscellanea Beat, duo nato nel 2011, con l’incontro tra Gionata Costa (violoncellista e fondatore dei Quintorigo) e Massimo Marchese ( chitarrista e cantante delle Officine Pan). Per lo la sperimentazione è all’ordine del giorno, ed è proprio questo il leit motiv dell’album Miscellanea Beat, dal quale vi potrete aspettare un’impronta estremamente personale di brani che già conoscete a fondo, ma in una chiave del tutto diversa. Dal Jazz al classico e non solo . Rivisitazione di pop, che sfocia prima nel 2013 in “Within the Beatles”, e l’anno seguente appunto in “Powerfluo- acoustic 80s”.
In “Powerfluo- acoustic 80s” vengono rivisitati i classici della musica rock, vere e proprie pietre miliari che hanno fatto la storia della musica. Like a prayer di Madonna ad esempio, che donala giusta grinta alla composizione. Il disco ha una coerenza interna molto solida. L’album in questione non annoia mai. Anche chi è meno avvezzo a frequentare tali sonorità troverà cose molto interessanti all’interno della loro musica. Dimostrano di essere in grado di realizzare dei pezzi musicalmente intriganti con arrangiamenti capaci di virate sonore molto accattivanti.
Versioni in cui ci sono anche chitarra, violoncello e mandolino a spina come “Do You Really Want To Hurt Me” – o la splendida “Moonlight Shadow” completamente Live. Un vero e proprio revival anni ’80. Non tralasciamo un pezzo storico come “Never Let Me Down Again” dei Depeche Mode o” Such a Shame ” dei Talk Talk“. Un caleidoscopio emozionale e sonoro molto interessante capace di attrarre ed avvolgere. I pezzi hanno un seguito molto fluido, con un continuo crescere e passaggi tra melodie aggressive e ballate molto più dolci. Sul finale un pezzo incredibile come “Video Killed the radio star”. Interessanti i suoni, ottime le strutture generali dei pezzi soprattutto si percepisce un’ombra lunga del rock anni ’80. Complimenti!