Yoy è il progetto musicale di un trio: Lorenzo Borgatti, Massimo Borghi e Giacomo Malaguti e da poco sono usciti con il loro primo album omonimo. Un disco sorprendente per me, composto da dieci canzoni, abbastanza omogenee tra di loro, per circa un 38 minuti di ascolto. L’album, in inglese, racconta di esperienze buie e reali vissute, e tutto ciò si riflette sui suoni: un misto di elettronica e strumenti analogici sopra le quali si mischiano le voci passate attraverso effetti distorti o celestiali. Potrei suggerire per affinità la drum and bass di James Blake (“Dyrn”), ma non posso non citare anche Berg, che di cui spesso scrivo nei vari siti. Il disco è sorprendente perchè ha dei modi di fare sonori poco consoni sia alla tradizione che alla moda in Italia. Canzoni che potrebbero essere nella playlist dei Daft Punk ( “Evil”) e guardare ad un mercato internazionale. Gran bel lavoro.
La tracklist
- Dyrn
- Twelve
- Believe
- Blue Monday
- Crime
- Reset
- Evil
- Y
- Unknow
- The park