Il pianista jazz McCoy Tyner morto nella sua Filadefia all’età di 81 anni
Giancarlo Passarella
Tempo di Lettura: < 1minuto
La sua mastodontica carriera comincia nel 1960, come pianista della formazione di Benny Golson e Art Farmer. Nello stesso anno sostituisce Steve Kuhn ed entra ufficialmente nello storico quartetto di John Coltrane, insieme a Elvin Jones alla batteria e Jimmy Garrison al contrabbasso. Partecipa quindi, tra 1961 e 1965, alla realizzazione di alcuni tra i più importanti dischi della storia del jazz come My Favorite Things, A Love Supreme, Ballads .. Dopo questa basilare esperienza (anche se finita con una litigata), con la Blue Note Records realizza (tra 1967 e 1970) una serie di album di stampo hard bop. The Real McCoy (1967), Tender Moments (1967), Time for Tyner (1967), Expansions (1968) ed Extensions (1970) sono i maggiori successi di quel florido periodo. Poco dopo si accasa alla Milestone Records dove continua a registrare album influenti, inclusi Sahara (1972), l’anno dopo i due album Song of the new world e Enlightenment (con il ventitreenne batterista Alphonse Mouzon proveniente dai Weather Report) e Fly with the Wind (1976), che vedono la partecipazione del flautista Hubert Laws, del batterista Billy Cobham…