Che bei regali ho ricevuto dalla Jolly Roger Records etichetta fondata nel 2008 ed operativa in Emilia Romagna! Regali che rappresentano la storia dell’Heavy Metal passata e presente del nostro paese. Non vi dicono nulla i magici nomi di Strana Officina, Crying Steel e Gunfire? Orbene, la Jolly Roger Records ha pubblicato il nuovo album della Strana e la ripubblicazione su Cd per la prima volta del materiale targato Gunfire e Crying Steel datato anni ottanta! Un tris di sicuro valore a ricordo della nobile tradizione del metallo italiano.
Strana Officina “Law of the Jungle”
Quando mi avvicino alla Strana c’è sempre una punta di commozione che si impadronisce del sottoscritto. Infatti, come si possono dimenticare i fratelloni Fabio e Roberto Cappanera deceduti in una notte di luglio del 1993 a seguito di incidente stradale? Non si può, semplicemente non si può e non si deve. Essi rappresentano un qualcosa di irripetibile e unico. Per fortuna la Strana non è scomparsa. Grazie alla tenacia di Daniele “Bud” Ancillotti (voce), Enzo Mascolo (basso), Dario Cappanera (chitarra, nipote dei fratelloni) e Rolando Cappanera (batteria e figlio di Roberto) la Strana è ancora fra di noi e continua a regalarci emozioni senza tempo. Come il nuovo album “Law of the Jungle”. Un album di roccioso ed energetico Heavy Rock come pochi in giro. Ascoltare la voce di “Bud”, le corpose inserzioni chitarristiche di Dario, il basso pulsante di Enzo e la batteria battente di Rolando è un’esperienza che fa bene all’anima. Altro che! I brani sono tutti di altissimo livello e dimostrano tutto il talento della Strana. E’ un Heavy Rock roccioso, ma pieno di pathos ed emozione. La voce di “Bud” ci accompagna in un viaggio senza tempo. La chitarra di Dario gioca su mille registri fornendo un guitar-playing molto vario che va dal Blues, al Rock duro, al Southern e all’Heavy Rock più indiavolato. La coppia ritmica fornisce quel tappeto musicale ideale che permette alla Strana di regalarci tante belle canzoni. “Law of the Jungle” è un album da ascoltare. Un album da parte di una band che è la storia dell’Heavy Metal nazionale. Grazie per esserci ancora!
Crying Steel “Steel Alive”
La Jolly Roger Records ci regala una chicca senza tempo. Ossia le versioni rimasterizzate dell’EP “Crying Steel” e dell’album “On The Prowl” dei Crying Steel. Due autentiche perle dell’Heavy Metal nazionale. Release che hanno lasciato un’impronta forte e decisiva in seno alla scena metallica italiana. La band si forma a Bologna nella primavera del 1982 ad opera di Alberto Simonini (chitarra) e Angelo Franchini (basso). Poi arrivano Luca Borzagni (voce), Luca Ferri (batteria) e Franco Nipoti (chitarra). Dopo il loro primo demo vengono notati dal noto giornalista Beppe Riva di Rockerilla che li inserisce nella compilation “HM Eruption, The Italian Way of Heavy Metal” con il brano “Thundergods”. Nel 1984 e’ disponibile un nuovo demo-tape seguito l’anno dopo dall’EP “Crying Steel” pubblicato dalla Metal Eye. Suonano assieme a Motorhead e Twisted Sister. Nel 1987 viene pubblicato “On The Prowl” album cardine nella storia dell’Heavy Metal nostrano. Nonostante cambi di line-up e periodi di stasi, la vicenda storica dei Crying Steel continua. Tanto che nel 2018 pubblicarono il nuovo album “Stay Steel” con ospite il compianto Tony Mills (TNT e Shy). Ascoltare brani come “Ivory Stages”, “Hero”, “Running like a Wolf”, “Upright Smile” e “Thundergods” è un tuffo al cuore perché mi ricorda i tempi della mia militanza come fanzinaro ed allora uno dei gruppi guida del movimento metallaro nazionale erano proprio i Crying Steel. E la ristampa di “Crying Steel” e “On The Prowl” ci regala pure un Cd live estratto da una serata che i Crying Steel tennero nella natia Bologna nel 2016 in occasione dei trent’anni di attività del quintetto felsineo! Un doppio Cd da avere…senza se e senza ma…
Gunfire “Gunfire”
Il terzo regalo è costituito dalla ristampa – per la prima volta! – in Cd e Lp del mitico EP “Gunfire” del 1984 assieme al demo-tape sempre del 1984 più altre cicche. E’ un’operazione davvero benemerita quella della Jolly Roger Records in quanto preserva per le generazioni future due momenti importanti della storia della scena Heavy Metal nazionale. I Gunfire si formano nel 1981 ad Ancona. A quel tempo il cantante Roberto Borrelli (Robert Drake) conobbe Maurizio Leone (Maury Lyon) e con lui fondò la band Metal Road. Nel 1984 incontrarono Fabio Allegretto (Lord Blackcat), un grande chitarrista, e dopo alcune prove i Gunfire (il nome fu scelto da Maurizio) presero vita. Maurizio lasciò la chitarra e si dedico’ al basso componendo la prima canzone chiamata “Thunder of War”. Presto Roberto Fanelli (Rob Gothar) si unì alla batteria. Si ricorda di loro l’incandescente performance al festival di Gazoldo degli Ippoliti (Mn) dove si esibirono per la prima volta di fronte a una grande folla e su un grande palco, insieme ad importanti gruppi italiani dell’epoca, come Strana Officina, Sabotage, Steel Crown, Vanadium, Vanexa, Crying Steel, Elektradrive, Dark Lord. Un’esperienza indimenticabile! Suonarono in parecchi posti in Italia. La Carrere (la casa discografica dei Saxon) si dimostrò interessata a loro, ma non se ne fece nulla. Nel 1986 si separarono per riformarsi nel 2001. Nel 2014 pubblicarono due album. Ed ora le ristampe. Quello che mi piaceva era l’Heavy Metal d’assalto che i brani dei Gunfire emanavano. Un Heavy Metal d’assalto mai caotico e di una potenza straordinaria. Questi brani immortali erano e lo sono ancora un invito ad un headbanging senza sosta. Pura artiglieria pesante. Ah la mitica “Thunder of War”!
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