I Dubioza Kolektiv presentano #fakenews, in tour dal 5 febbraio

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Dal 28 gennaio è disponibile gratuitamente in rete #fakenews, il nuovo lavoro dei Dubioza Kolektiv, collettivo ska-punk bosniaco attivo dal 2004. Tra gli ospiti del disco Manu Chao, Earl Sixteen, Toma Feterman, Los de Abajo e il robot Robby Megabyte. In tour in Europa dal 5 febbraio.

Sarcasmo feroce e ispirata denuncia politica, zero lustrini e molta sostanza. Torna la band più politically scorrect d’Europa, e sempre fedele a sé stessa presenta un album dai ritmi scatenati: un’irresistibile miscela di ska e punk, un esplosivo cocktail di elettronica e rock.

È #fakenews il nuovo disco dei bosniaci Dubioza Kolektiv targato etichetta Menart, dal 28 gennaio è disponibile gratuitamente in rete (scelta che li contraddistingue da sempre) sia in download che streaming (ascoltalo qui: https://backl.ink/102965970).

Un album che è allo stesso tempo un grido di rabbia e un urlo di amore, per la vita e l’intero genere umano. Come suggerisce il titolo, ispirazione e tema del progetto sono le fake news, le cosiddette bufale della rete ormai fenomeno dilagante degli ultimi anni.

Ospiti illustri affiancano il gruppo nella realizzazione del disco: accanto a un partner consolidato come Manu Chao, si aggiunge il giamaicano Earl Sixteen di Dreadzone, Toma Feterman dei Soviet Suprem, e il gruppo messicano Los de Abajo. Novità assoluta: l’esclusiva presenza di Robby Megabyte, il robot futura stella del web e non solo.

È lui il protagonista diTake my Job Away”, il nuovo video appena uscito. Robby Megabyte è il primo robot dall’aspetto umano nel campo dell’intrattenimento musicale. Una scelta obbligata per i Dubioza Kolektiv, che raccontano ironicamente di essere stati costretti a ricorrere ad avanzate soluzioni di robotica e intelligenza artistica artificiale per sopperire alla totale mancanza di talento nella band e in tutti i Balcani.

Negli ultimi due mesi – spiegano – abbiamo lavorato duramente alle nuove canzoni con Robby Megabyte e siamo davvero contenti del risultato: non solo è più affidabile ed efficiente degli umani, ma mostra anche un incredibile potenziale creativo grazie a processori e software all’avanguardia sviluppati nei laboratori dell’Istituto bosniaco per l’intelligenza Artificiale.

“Take my Job Away” è preceduto dalla clip “Cross the line” con Manu Chao. Un inno alla libertà di movimento dei migranti, costretti a fuggire da confini e tempi insanguinati. “La libertà di muoversi, la libertà di attraversare, la libertà non è un crimine”: ribadiscono.

Nell’era delle bufale on line, del giornalismo acchiappaclic, della propaganda e disinformazione, è difficile capire quale sia la verità. Questo è il motivo per cui le nostre canzoni cercano di ridimensionare e ridicolizzare il fenomeno delle fakenews: immigrati e rifugiati non fanno parte di una grande cospirazione, la marijuana non è una droga di ingresso verso sostanze più pesanti, i robot non ci porteranno via il lavoro e l’intelligenza artificiale non conquisterà il mondo a breve. Quello che invece è più probabile è che la letale combinazione di avidità politica e cambiamento climatico renderanno il mondo sempre più inospitale in un futuro non poi così distante”.

Le canzoni sono in inglese, spagnolo e un ironico francese Google-Traslated, parole semplici e di immediata comprensione anche per chi non conosce la lingua.

La band inizierà un lungo tour internazionale al via il 5 febbraio con le prime tre date già sold out in Repubblica Ceca per poi proseguire in Russia, Regno Unito, Francia, Spagna e Germania e molto altro (qui tutte le date confermate: https://dubioza.org/tour-dates/)

Dubioza Kolektiv live

DUBIOZA KOLEKTIV – #fakenews TRACKLIST

MENART, 2020

1. Cross the Line feat. Manu Chao

2. Space Song feat. Earl Sixteen

3. Minimal feat. Soviet Suprem

4. Hoy Marijuana feat. Los de Abajo

5. Take my Job Away feat. Robby Megabyte

6. Don’t Stop

7. French Song

8. Dumb

9. Wild Wild East

DUBIOZA KOLEKTIV – LA BAND

Almir Hasanbegovic – voce

Adis Zvekic – voce

Brano Jakubovic – tastiere e sampler

Vedran Mujagic – basso

Senad Suta – batteria

Mario Sevarac – sassofono

Jernej Savel – chitarra

Dragan Jakubovic – tecnico del suono

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