Nell’altro singolo Canzone del sole (supportato dal videoclip girato presso il Teatro dell’Unione Operaia di Colonnata), la psichedelia lascia spazio alla componente metal della band, anche se lo storyboard del video non fa giustizia ad un brano indubbiamente originale per questo secondo decennio del terzo millennio: avrei preferito infatti cimentarmi in qualcosa di diverso, senza perciò risfruttare i primi piano, i danzatori, il gioco dei chiaroscuri, la penombra … troppo simile al lavoro fatto per Greta. Diciamo che il grunge e lo stoner avrebbe portato la nostra fantasia a rendersi cromatica e tangibile con un altro tipo di montaggio, ma sto cercando di trovare il classico pelo … proprio per non gridare al miracolo per un disco che ci garba sin dalla copertina e dall’intero package.
Citando la fonte del loro nome, Abissi è un disco che soddisfa chi mastica il rock dei Nirvana, gustandone l’architettura di alcuni loro brani (in primis tratti da In utero), perché tosta, megalitica, quadrata: ma al contempo l’uso dell’italiano, rispetta la storia (e la preistoria) della nostra cultura, talmente originale da avere un suono pentatonico che nel Bacino del Mediterraneo ci ha resi grandi.
I prossimi loro passi saranno basilari, perché il primo ep Fanno Male! è un ricordo ormai giovanile, mentre questo Abissi è un pamphlet dichiarativo dell’ itinerario da percorrere: basterà non distrarsi o inciampare su sassi che si sono già superati. Poi si arriva a quel bivio, dove da una parte c’è la strada sicura che ben si conosce, mentre dall’altra (nascosta da rovi e spini) si intravede un percorso buio, fatto di curve ed asperità, ma che è allietata da falene, magari del tipo Atlante.
Tracklist di Le pietre dei giganti – Abissi:
1) Vuoto
2) La Lente Dell’Odio
3) Greta
4) DMA
5) Abissi
6) Canzone Del Sole
7) Mattine Grigie
8) Stasi
9) Trieste ( La Casa Vuota)