Mauro Carrero – Marelanga (PDB ProduzioniDalBasso 2019) le stelle brilleranno all’inverso durante l’estate nelle Langhe

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Beppe Fenoglio le Langhe le aveva definite “quel mare di colline”: Mauro Carrero (dopo aver omaggiato l’artista con il precedente disco Jose e Davide, edito nel 2017 da Nota Editore di Udine), si butta in questo gioco di parole, pensa ad una Madre Langa, valorizza la locale madrelingua e conia il neologismo Marelanga. Tramite un crowfunding su ProduzioniDalBasso.com, raccoglie 1.105 euro e pubblica questo disco, le cui registrazioni sono iniziate nel 2018.

Come il Maracanà aveva il suo Pelé, così anche il Mermet aveva un solo re: questa sua dichiarazione riporta alla mente la figura di Augusto Manzo, il più talentuoso dei giocatori di pallone elastico, sport sconosciuto nel resto d’Italia, ma che in quelle terre piene di vigneti ha un seguito pazzesco.
Mi ha detto lo stesso Mauro Carrero … Da diverso tempo avevo in mente di fare un album legato al tema della terra e delle radici. Innanzitutto perché è un po’ il racconto della mia scelta esistenziale di tornare a vivere nella terra che era stata dei miei nonni paterni (e attraverso una storia personale raccontarne anche una più collettiva), in secondo luogo perché è un tema che mi ha sempre ispirato e di cui ho sempre scritto e, in ultimo, anche perché mi sembrava coerente con il mio lavoro precedente. Tuttavia, fino a un certo punto avevo solo due o tre brani finiti…
Questa aria intima ed ancestrale, in Marelanga si percepisce totalmente: quindi il disco ha sicuramente raggiunto il suo scopo e questo è un primo punto a favore. Registrato presso La casa di cartone a Neviglie e mixato presso il Chiara recording studio di Moncalieri, Marelanga valorizza l’interpretazione offerta da Mauro Carrero, autore sia dei testi, sia delle musiche. Nelle registrazioni ha suonato chitarre acustiche ed elettriche, mandolino, bouzouki, banjo, pianoforte, tastiere e percussioni, avvalendosi inoltre della collaborazione di ottimi musicisti come Simone Barbiero (contrabbasso, basso), Valerio Chiovarelli (fisarmonica), Sergio Castelli (armonica cromatica), Daniele Mainardi (flauto), Elisa Rosso e Francesco Bordino (cori).

Ma come si è evoluto il disco dalla fase iniziale e teorica?
E’ lo stesso Carrero a dirmelo… È stato l’incontro con il grande musicista astigiano Beppe Rosso che mi ha permesso di realizzarlo. Infatti buona parte dei brani è nata in itinere, magari da vecchie bozze, mentre stavamo lavorando alla registrazione di quei due o tre iniziali. Il sostegno, tecnico e morale, che Beppe mi ha trasmesso mi hanno fatto pensare che ciò che stavo facendo poteva avere un senso e un valore e mi ha dato la fiducia necessaria per scrivere o concludere gli altri brani. Per quanto riguarda i riscontri, sto ricevendo molti apprezzamenti sinceri, anche se, purtroppo, limitati alla cerchia di amici e conoscenti che hanno ascoltato il disco, in quanto, oltre ad essere autoprodotto, non ha distribuzione..
Non resta allora che contattare direttamente l’artista o andare a qualche suo concerto: per organizzarvi, esiste il suo profilo Facebook
Tracklist di Mauro Carrero – Marelanga:
1) L’affine 3,10
2) Marelanga 2,53
3) Nella foresta di specchi 3,00
4) La leggenda di Aleramo 3,16
5) In cima alla collina 3,40
6) L’estate che si avvicina 2,50
7) Il re del Mermet 3,04
8) Piccolo grande Henri 3,28
9) Nel cielo di Paris 3,04
10) Le Domeniche d’estate 3,35
11) Medea 4,34
Personalmente è proprio la conclusiva Medea a rappresentare il fiore all’occhiello in una mare di soavità; tra l’altra la canzone è stata anche finalista  del Premio d’Autore città di Asti, organizzato dall’Associazione Culturale Elinor in collaborazione con il Comune di Asti. Se clicchi qui, puoi vederti il videoclip di Medea preparato dallo stesso eclettico Mauro Carrero.

1 thought on “Mauro Carrero – Marelanga (PDB ProduzioniDalBasso 2019) le stelle brilleranno all’inverso durante l’estate nelle Langhe

  1. Yannis Romeo says:

    Bravo Mauro, apprezzo nel comporre, come nello scrivere, la varietà intorno però ad un cuore che conserva la sua passione originale. C’è del coraggio in questi toni elegiaci, nostalgici, non certo “alla moda”. Pura poesia che “rischia” di restare nella memoria della canzone e della musica “etnica” Questa è forse la peculiarità di quest’opera.

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