Li ho visti cantare assieme in tv (dalla storica Paesaggio al tango El Choclo) e poi nella Basilica di S.Lorenzo a Firenze impegnarsi nella rock opera Stabat Mater (scritta da Franco Simone): qualche mese dopo a Pontassieve ho presentato la susseguente esibizione live, vedendo anche crescere la loro collaborazione tra tour e video che li mostrano duettare in Ti Sento, piuttosto che Acqua e Luce. L’emozione comunque che mi ha dato Stabat Mater (dove c’è la grinta anche di Michele Cortese), difficilmente l’ho provata negli ultimi anni e brani come Virgo Virginum e Pro Peccatis sono coinvolgenti.
Diciamo che ho vissuto in diretta la loro collaborazione, ma l’uscita di questo disco mi spiazza (piacevolmente) e mi fa crescere forte la voglia di saperne di più! Quel giramondo di Franco Simone (dopo essersi speso per Don Backy a favore di un riconoscimento al Festival di Sanremo) mi ha solo anticipato che la pubblicazione in digitale avverrà in Febbraio. La definizione più ricorrente su Gianluca Paganelli potrebbe essere “il tenore con l’oro nella voce“: insomma dopo le opere di Verdi, Puccini, Bizet, con questo disco passa con grande naturalezza alle canzoni di Franco Simone..