L’infinito di stelle è la canzone toccante e decisa che apre il disco, un brano dai chiari accordi di pianoforte su cui si appoggiano appassionate le voci di Mina e Fossati. Un piccolo manifesto dell’album che introduce il discorso sul presente, come un filo sottile che lega gli undici brani e che spiega l’essere insieme dei due artisti e la voglia di continuare a coltivare la speranza .. in questa terra civilizzata, soprattutto dai poeti ..
Ivano Fossati dice che .. La canzone è nata prima di tutto dalla parte musicale, del pianoforte.. Poi sono arrivate le parole, il testo, che volevamo fosse un testo a due come una sorta di botta e risposta. La canzone cerca di spiegare la presenza mia e di Mina insieme, il senso del disco..
Nessuna sovrastruttura o artificio, solo il pianoforte ad accompagnare con eleganza la voce di Fossati e un’orchestra d’archi che arriva, un accordo alla volta, a danzare luminosa intorno alla voce di Mina. Parole apparentemente semplici, com’è semplice e perfetta l’armonizzazione delle due voci sul finale del brano, che introducono il tema del qui ed ora e del prezioso tempo presente che lega tutto il disco.
I due protagonisti della musica italiana, da tempo lontani dalla ribalta, per la prima volta uniscono le loro voci in 11 brani inediti, scritti e composti da Ivano Fossati e cantati da Mina e Fossati, che tornano a collaborare in un’occasione unica. Dopo Tex Mex e Luna Diamante, brano struggente che accompagna forse la più importante scena del film La dea Fortuna di Ferzan Ozpetek attualmente nelle sale, L’infinito di stelle apre un nuovo capitolo di un album che è tutto da scoprire.