Barzakh – In A meaning the Note (Autoproduzione)

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Primo. Esistono al mondo 4 gruppi recanti il monicker Barzakh. Queste band che hanno lo stesso nome provengono dall’Indonesia, Marocco, Emirati Arabi Uniti e Malaysia. Quelli di cui parliamo oggi sono indonesiani. Secondo. Normalmente le band indonesiane sono dedite al Death Metal, soprattutto quello più violento e grind. Invece, i Barzakh suonano Black Metal. La band nasce nel 1998 per esordire nel 2001 con il demo-tape “From the Devil to Sin”. Il loro album di esordio risale al 2004 ed aveva il titolo di “Heart Holy to Hypocrite”. L’album che stiamo recensendo, invece, risale al 2007. “In A Meaning the Note” è un’autoproduzione comprendente 8 brani. La formazione che ha registrato l’album è la seguente: Reno (chitarre e programmazione batteria), Agni (cantante) e Gatrik (basso). L’attuale line-up è al contrario un duo composto da: Agni (cantante e chitarrista) e Getz (basso e programmazione batteria). Dal punto di vista stilistico i Barzakh hanno come punto di riferimento i leggendari Mayhem. Il loro Black Metal è rozzo, per nulla lavorato, brutale e misogino. Non attendetevi strutture musicali leziose. Arrangiamenti sofisticati. Qui abbiamo un Black Metal da battaglia. Certo la batteria conferisce un feeling strano e non fornisce quel groove ncessario. Ecco, se vi dovessi dare un consiglio vi suggerirei di andare subito a cercarvi un vero batterista. Proprio qualche giorno fa è stato pubblicato il loro nuovo album, dopo ben 12 anni, intitolato “Shadow in the Grief” disponibile solo in formato digitale.

Tracks-list:

  1. Shadow in the Grif
  2. She’s not Honoured
  3. Hatred in Mourn Heart
  4. The Valley of Unrest
  5. A Place to Pray
  6. The Satanic Place
  7. Halutination of Psycho

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