Il 23 Dicembre compare sui social un videoclip che ci ha incuriosito. Ad accompagnarlo queste parole .. una canzone speciale per un Natale davvero speciale da cantare nelle strade della Firenze addobbata! Noi ci siamo immensamente divertiti respirando la bellezza e le luci della nostra bella città. Una canzone dedicata a tutte quelle persone che per le feste natalizie sono lontane dalla famiglia, dagli affetti e dalla propria casa. Una canzone che parla di ritorni, di speranza. Sarà un grande augurio per tutti coloro che attendono o pensano ad una persona cara… Porta la firma di Lorenzo Andreaggi (qui in un foto di Cristiano Biagioni, accanto a Narciso Parigi), giovane e talentuoso cantante fiorentino che ci ha concesso una intervista, tra un panettone ed una visita ai parenti..
– Lorenzo Andreaggi buongiorno: è vera la storia che hai conosciuto Narciso Parigi, dopo che gli hai scritto una lettera?
Si, è vera! Scrissi una lettera a Narciso Parigi nel 2013. La scrissi a computer, la stampai e la spedii per posta. Sul vecchio PC dovrei ancora averla in formato word. Ricordo che scrissi che ero un appassionato di musica melodica italiana e fiorentina e che fin da bambino mia nonna Vilma mi aveva avvicinato a questo genere facendomi cantare canzoni. Insomma, mi avrebbe fatto piacere conoscerlo di persona. Non arrivò nessuna risposta. Passarono circa 4/6 mesi di silenzio, poi un bel giorno il telefono squillò. Rispose mia mamma e mi passò il telefono. “E’ Narciso Parigi!”. Narciso si scusò per la lenta risposta ma la lettera era andata per sbaglio dietro la buca delle lettere, vicino ad un orcio. Fortuna mia volle che in quei mesi piovve poco altrimenti la lettera sarebbe andata persa. Mi invitò ad andare a casa sua per conoscerci. Facemmo amicizia, ci fu subito feeling. Dopo un’oretta di chiacchiere, Narciso mi disse .. Te canti bene, lo sento da come parli, dal tono della tua voce ..Si mise a sedere davanti al suo pianoforte in salotto. “Fammi sentire come canti”. Accennai alcune canzoni di Odoardo Spadaro. Fu lì che mi chiese “Non hai mai inciso nulla?” No, risposi… Ti piacerebbe ricantare in Italia i grandi successi che ho avuto all’estero ..Rimasi stupefatto dalla sua proposta, lo ringraziai tanto ma rifiutai. Non mi sentivo all’altezza per accettare una proposta del genere. Forse i tempi non erano ancora maturi. Ma Narciso continuò a ripetermelo all’infinito consigliandomi di rivolgermi al produttore Sergio Salaorni dello Studio Larione 10. Nel 2015 girai un documentario sulla carriera di Narciso per il mercato americano con il caro Andrea Vannini della Cineteca di Firenze e altri amici della troupe dal titolo Narciso Parigi – A song lasting a life e anche in quei momenti Narciso continuava a ripetermi la proposta del disco. Passarono alcuni anni. Nel 2016 insieme all’amico Mario Mariani misi in scena lo spettacolo teatrale musicale dal titolo Canta Firenze! dove cantai con una piccola orchestra 15 canzoni di Spadaro. Lo spettacolo ebbe molto successo, tant’è che lo portammo a giro per la Toscana per più di un anno. E anche in quell’occasione Narciso mi ripetè la stessa cosa. Fu così che nel 2017 per puro caso (quando si dice il destino) incontrai nel locale “Dietro le quinte” a Le Sieci, Sergio Salaorni. Non gli dissi niente. Passò qualche giorno e decisi di scrivergli. Sergio sposò subito l’idea del progetto e andammo insieme a casa di Narciso. Per i mesi successivi ascoltammo centinaia di canzoni (Narciso ne ha incise nella sua straordinaria carriera oltre 4.000 brani). Scegliemmo 16 pezzi. La maggior parte sono brani poco conosciuti ma amati da Narciso ma sopratutto scritti da Narciso! Perchè pochissimi sapevano che Narciso oltre che essere stato un meraviglioso cantante è stato anche autore di alcuni suoi brani. E così il progetto discografico partì!– Vogliamo provare a raccontare la grandezza di questo artista? Molti non hanno la minima idea di quanto sia apprezzato nel mondo…
Si, Narciso è conosciutissimo nel mondo, sopratutto negli Stati Uniti dove per oltre quarant’anni ha avuto una carriera incredibile, non solo come cantante vantando maestri e musicisti d’eccezione ma anche come attore! A Firenze viene ricordato per l’inno della Fiorentina e per le canzoni e stornelli fiorentini, ma quelli come si dice a Firenze sono un “nonnulla” rispetto all’ampio e grandioso repertorio musicale che ha Narciso come interprete della canzone melodica italiana.
– Giancarlo Passarella ha presentato l’evento a Palazzo Vecchio in cui è stato lanciato l’inizio dei lavori per questo disco e già allora sembrava importante, ma ora sta diventando unico ..
Si, il 28 novembre del 2018 nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze abbiamo fatto insieme a Giancarlo la presentazione ufficiale dell’inizio dell’intero progetto discografico. E’ stata una serata emozionante e un bellissimo evento condiviso da istituzioni, amici e dalla Fondazione A.C.F. Fiorentina. E’ diventato qualcosa di unico perchè è il primo disco dove Narciso non appare come cantante ma per la prima volta come direttore artistico.
– Perché avete intitolato il disco Italia, America e ritorno?
E’ una specie di gioco… Italia, America e ritorno ha un triplo significato: Primo: Narciso dall’Italia è andato a fare successo in America e poi è tornato in patria. Secondo: Con questo disco riportiamo le canzoni che hanno avuto successo in America, in Italia. Terzo e più buffo punto: io sono stato concepito a New York ma nato in Italia! Ho molti parenti in America, nel New Jersey. Dovete sapere che mio nonno Ercole (calabrese e fiorentino d’adozione) faceva l’artigiano. E’ stato per vent’anni negli States a lavorare e ad insegnare agli americani la decorazione in foglia d’oro su cornici.
– Riesci a dirci quali artisti ci hanno collaborato?
Hanno partecipato molti artisti importanti in questo disco: Stefano Bollani, Irene Grandi, Saverio Lanza, Fabio Armiliato, Antonio Aiazzi dei Litfiba e Finaz e Marco Bachi della Bandabardò. C’è anche Donatella Alamprese, Le Signorine e La Nuova Pippolese. Vogliono tutti un gran bene a Narciso Parigi e io sono grato ad ognuno di loro per aver accettato.
– Da qualche ora hai diffuso il video di It Is Christmas: è un brano di Narciso Parigi, ma … cos’altro ci puoi raccontare?
E’ un brano che parla di speranza ed attese. Come dice Donatela Alamprese, è una canzone per il Johnny che è dentro ognuno di noi. Venne scritta da Narciso in America per Dean Martin e devo dire che lo stile è proprio quello. Parla di un ragazzo che per Natale non torna. Non si sa dove sia. Ma il calore e le luci di questo giorno dell’anno possono far accendere un bagliore di speranza.
– Chi ha collaborato fattivamente al videoclip? Ad esempio, chi interpreta Johnny?
Ho avuto il piacere di cantare questo brano con una delle tante guest che partecipano al disco: Donatella Alamprese e qui siamo in studio, in una foto di Fabio Mandosio. Ci siamo divertiti molto a girare il filmato per le strade illuminate di Firenze. Con Donatella c’è stato feeling fin dall’inizio. Johnny lo interpreta il pianista Fabrizio Mocata. Il pianoforte nel brano è suo (come in tutti i brani del disco). L’arrangiamento e le chitarre sono di Bruno Scantamburlo (anche lui come in tutti i brani del disco) mentre il contrabbasso è di Marco Bachi della Bandabardò e la batteria di Leo Martera ..
– Leggendo i commenti che sta ricevendo, devo dirti che l’amore di Firenze per Narciso Parigi è davvero forte …
E’ proprio così. L’amore di Firenze per Narciso è veramente grande. E se lo merita tutto! Spero con questo disco di aver fatto un buon lavoro, per continuare così a portare onore alla sua voce ma soprattutto alla sua persona.
Italia, America e Ritorno: il disco di Lorenzo Andreaggi sulle canzoni di Narciso Parigi si concretizza in un primo videoclip …
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