A distanza di un anno e mezzo da 7, il loro precedente lavoro, i Five Tons of Flax, il duo formato da Vincenzo Orsini e Matteo Blundo, tornano con un nuovo disco: “Lucid Dream Abduction”. Il titolo è un riferimento ai video di Youtube di frequenze binaurali che indurrebbero al sogno lucido e alle adduzioni mentre l’album nasce da sessioni parallele al disco precedente. Il disco cerca di proporre un ibrido tra alternative rock dalle sfumature stoner ed elettronica. Dieci canzoni, neanche tanto corte, che però non sempre raggiungono l’obiettivo prefissato. Fare nel 2019 quello che gente come Trent Reznor ha fatto molti anni prima (vi ricordate “Fragile”?) e meglio è arduo. L’intenzione del duo è veramente buona (come si evince da “An autunm day in Tokyo”) anche perchè, se il rock deve continuare a vivere, ha bisogno di utilizzare questa via, mezza analogica e mezza elettronica, appunto tra Nine Inch Nail e Prodigy. Il problema è che questo ibrido è ancora poco amalgamato, come se fossero due entità separate e messe insieme così. Peccato perchè quando i Five Tons of Flax diventano rock sono veramente potenti.
La tracklist
- Minimal Mass
- Pink Shows
- Catholic Mambo Jambo
- An autunm day in Tokyo
- Blank War
- Dance with monster
- Lucid Dream Abduction
- Adam’s Arousal
- Chimaera Bobinans in Vacuo
- On culture