La cantautrice americana Rickie Lee Jones è arrivata in Italia in questi giorni per quattro concerti per presentare il suo ultimo disco Kicks: il 13 novembre a Lucca, il 15 a Milano, il 16 a Roma, il 17 a Foggia.
Signora della canzone d’autore americana e musa di Tom Waits, Rickie Lee Jones si esibirà in Italia per quattro imperdibili concerti il 13 novembre al Teatro del Giglio di Lucca, il 15 novembre al Fabrique di Milano, il 16 novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma (Sala Sinopoli) e il 17 novembre al Teatro Giordano di Foggia (nell’ambito del Giordano in Jazz Winter Edition, manifestazione organizzata dal Comune di Foggia in collaborazione con il Moody Jazz Cafè), dove presenterà i brani del suo ultimo album Kicks, pubblicato il 7 giugno 2019 su etichetta OSOD (Other Side Of Desire)/Thirty Tigers.
L’artista statunitense, considerata una leggenda vivente, presenterà il recente album “Kicks” nel quale, con una band di musicisti presi dal cuore pulsante di New Orleans, reinterpreta dieci cover dagli anni Cinquanta ai Settanta tra pop, rock e jazz, da “My Father’s Gun” di Elton John a “Lonely People” degli America, passando per “Mack The Knife” di Kurt Weill e Bertolt Brecht, “Quicksilver Girl” della Steve Miller Band e altri classici come “Houston”, brano di Sanford Clark del 1964 reso famoso da Dean Martin l’anno successivo, e “Nagasaki”, scritto dagli Ipana Troubadours nel 1928 ma conosciuto perlopiù per la versione del Benny Goodman Quartet del 1952.
Rickie Lee Jones, che nel 1978 fu immortalata con Tom Waits sul retro copertina di “Blue Valentine”, uno degli album più celebri dell’artista di Pomona, con il quale l’anno prima aveva iniziato una collaborazione artistica e una relazione sentimentale, negli ultimi tempi si è allontanata dal folk delle origini per abbracciare un cantautorato intimista ricco di sfumature jazz, rhythm and blues, rock e, ultimamente, persino pop e trip-hop. Considerata la migliore erede di Joni Mitchell sin dall’album omonimo, con il quale esordì nel 1979 (aiutata in studio da un team di maghi della produzione, tra cui Randy Newman) conquistando un Grammy Award come debuttante, la cantante di Chicago ha a sua volta influenzato una progenie di rockeuse, da Sheryl Crow e Fiona Apple a Suzanne Vega, l’anno scorso ospite proprio di Giordano in Jazz, rassegna dalla quale in cinque anni sono passati grandi nomi della scena internazionale, da Stanley Clark a Chick Corea, Ron Carter e molti altri artisti di primo piano.
Affascinata agli inizi della carriera dalla cultura beatnik, Rickie Lee Jones ha sempre riservato un ruolo fondamentale alla rielaborazione dei brani che l’hanno influenzata, con una nutrita discografia e omaggi diretti e indiretti ai musicisti e agli standard che ha amato. Infatti, “Kicks” è il quinto lavoro di cover di una serie aperta a inizio carriera con “Girl at Her Volcano“, mentre l’ultimo, prima di questo, risale al 2012, “The Devil You Know“ prodotto da Ben Harper. Del 2015 è, invece, il più recente album di inediti, “The Other Side of desire“, a sua volta primo capitolo di una nuova avventura iniziata a New Orleans, dove Rickie Lee Jones adesso risiede e dove ha coinvolto i musicisti di “Kicks”: un disco non solo pensato, ma anche inciso nella città simbolo del jazz e della Lousiana, con gli arrangiamenti di Mike Napolitano, già produttore di Ani DiFranco, l’anticonformista e ribelle songwriter di Buffalo.