Un power trio che fonde il blues all’hard rock in un minimo comun denominatore. Queste le caratteristiche dei Travellin’ South, band che ha pubblicato il disco omonimo per l’etichetta Filibusta Records. I membri di questa band sono Martino “El Nacho” Carletti al basso elettrico, Francesco (Franky) Dorian alla voce e chitarra elettrica, Andrea “Andrew Spring” De Carolis alla batteria. Abbiamo parlato con loro di questo nuovo progetto.
Come nasce il progetto Travellin’ South?
Andrea: Il progetto TS nasce 6 anni fa dalla mia idea di formare una band di stampo blues. L’idea di partenza era di creare un power trio ed il primo ad essere contattato fu Franky visto che era già un noto chitarrista e cantante della zona. La band parte con l’idea di portare delle cover di “standard” Blues e di brani di stampo più moderno. Dopo un anno subentra Martino al basso e consolidato il sound della band si arriva alla produzione di brani originali e alla stesura del disco.
C’è un filo conduttore che lega le canzoni di questo vostro primo disco?
Martino: Il filo conduttore non riguarda tanto le tematiche delle canzoni quanto l’approccio ed il sound dei brani, abbiamo cercato di maturare un’impronta più heavy blues che ci caratterizzasse e che desse un filo conduttore al nostro sound in generale e ai brani del primo album di inediti, distaccandoci dall’approccio più traditional del classico blues anni ’50.
Generalmente per lavorare al vostro disco partite dalla musica o dai testi?
Andrea: Dipende diciamo 50 e 50 spesso si parte da un riff nel più classico stile rock’n roll sul quale
Poi si attaccano le liriche come ad esempio è stato per Road, mentre in altri casi siamo partiti da un’idea di testo già pronta e con un tema ben preciso al quale abbiamo cucito sopra una parte strumentale come è accaduto per “Our life”. L’unica eccezione è black silence che nasce da una vecchia preregistrazione di Francesco che abbiamo riadattato e riproposto in chiave TS
Live o studio, due aspetti fondamentali per qualsiasi band: cosa preferite di più?
Francesco: Live! Dove sicuramente la band riesce ad esprimersi al meglio, diciamo che è la situazione nella quale ci troviamo più a nostro agio e nel quale abbiamo creato il sound e l’intesa che ci caratterizza.
Quali sono invece i vostri riferimenti musicali? Diciamo i musicisti che hanno lasciato una traccia indelebile nella vostra storia musicale…
Martino: Sono molti, diciamo per citarne solo alcuni Stevie Ray Vaughan, Leslie West, Rory Gallagher, Joe Bonamassa eccetera. Diciamo che nessuno di loro e associabile al nostro sound, ma tutti hanno contribuito a formarci come musicisti e come band.
Parlateci invece di come sono i vostri live e di come si svolgono i vostri spettacoli dal vivo…
Francesco: Diciamo che lo svolgimento è molto semplice, saliamo sul palco e diamo il 100% pochi fronzoli e tanta musica parafrasando qualcuno di abbastanza famoso “it’s only rock’n roll but we like it”
Come vi vedete nel futuro tra qualche anno?
Andrea: Con qualche album e qualche live in più ma, con la stessa voglia e la stessa grinta che ci ha sempre accompagnato e sempre ci accompagnerà.