Li abbiamo visti ad Ostia Antica a fine Giugno, ma cominciano a diventare rari gli spettacoli del celebre gruppo di techno pop e quindi ogni nuova occasione che ci viene data, è da non perdere! Nelle performance dal vivo dei Kraftwerk (la cui formazione è attualmente composta da Ralf Hütter, Henning Schmitz, Fritz Hilpert e Falk Grieffenhagen) emerge con forza la loro profonda fiducia nell’interazione tra l’uomo e la macchina. Un messaggio ed una riflessione sociale che va tenuta in debita considerazione. Dopo il successo mondiale riscosso dagli ultimi tour di concerti in 3-D, i Kraftwerk si esibiranno Lunedì 25 Maggio al Teatro degli Arcimboldi di Milano: la settimana prima invece lo show a Bonn! I pionieri della musica elettronica propongono uno show decisamente multimediale che fonde insieme musica e arte performativa. Lo show italiano è prodotto e organizzato da Intersuoni srl divisione Booking & Management Unit.
I Kraftwerk nascono nel 1970 dall’unione di Ralf Hütter e Florian Schneider. Da sempre innovatori, fin dalla metà degli anni ’70 i Kraftwerk sono riconosciuti a livello mondiale per la loro rivoluzionaria musica elettronica, i loro paesaggi sonori e le originali sperimentazioni con la robotica e altre tecnologie. Con la loro visione avanguardistica, i Kraftwerk hanno creato la colonna sonora per l’era digitale del XXI secolo. Negli ultimi anni, a partire dalla retrospettiva “The Catalogue”, ospitata nel 2012 al MoMA di New York, i Kraftwerk sono tornati alle proprie origini, alla scena artistica e musicale della Düsseldorf di fine anni ‘60. Alla serie di concerti in 3-D al MoMA sono seguite ulteriori presentazioni alla Tate Modern Turbine Hall (Londra), all’Akasaka Blitz (Tokyo), all’Opera House (Sydney), alla Walt Disney Concert Hall (Los Angeles), alla Fondazione Louis Vuitton (Parigi), alla Neue National Galerie (Berlino) e al Guggenheim Museum (Bilbao). Nel 2014, il fondatore dei Krafwerk Ralf Hütter è stato insignito del prestigioso Grammy alla carriera. Ancora nel 2018, i Kraftwerk si sono aggiudicati il Grammy per il miglior album di musica dance ed elettronica con “3-D The Catalogue”, una rivisitazione in chiave high-tech dei precedenti lavori della band.