Fa parte di un suo percorso professionale, forgiato da altri libri pubblicati e da servizi televisivi per la Rai: dunque il sanmarinese Michele Bovi con il nuovo lavoro non affronta un territorio sconosciuto, ma invece prosegue nella sua ricerca di quei toni neri nel mondo che lui adora ossia la musica. Partito come musicista (precisamente come sassofonista), ha fatto una dignitosissima carriera dirigenziale a Viale Mazzini 14, non prima aver di svolto il ruolo di giornalista al TG2 Dossier. Il sottotitolo di Ladri di canzoni ci fa capire molto: 200 anni di liti musical-giudiziarie dalla A alla Z vuol dire raccontare quello che è sconosciuto ai più, ma non certo a chi frequenta lo showbiz. Il libro ha già avuto un battesimo di fuoco nell’ambito di una convention torinese sui Beatles, band anche lei accusata di plagio ed a sua volta vittima di smaccate clonazioni. In attesa che il tour di presentazione tocchi le maggiori città italiane, ho chiesto allo stesso Michele Bovi come psicologicamente prepararsi agli incontri. Mi ha professionalmente risposto…
Ladri di canzoni è la storia di quasi due secoli di liti giudiziarie tra musicisti, editori, discografici. E racconta soprattutto come a scatenare le selvagge scorribande internazionali in materia di diritto d’autore non siano stati originariamente gli italiani – ritenuti impuniti scopiazzatori di brani americani e inglesi – bensì proprio le organizzazioni criminali statunitensi che hanno da sempre saccheggiato il meraviglioso repertorio napoletano e le vergognose sentenze dei tribunali britannici che oltraggiarono clamorosamente le opere di Giacomo Puccini..
Martedì 29 ottobre, alle ore 18, presso la Libreria Internazionale Hoepli (Via Hoepli, 5) la presentazione di “Ladri di Canzoni” alla presenza dell’autore Michele Bovi e con la partecipazione del direttore d’orchestra Vince Tempera, il compositore e arrangiatore Detto Mariano, l’avvocato Gianpietro Quiriconi e il discografico Roberto Gasparini. Modera l’incontro Ezio Guaitamacchi, direttore della linea musicale Hoepli, con gli interventi musicali a cura del cantautore milanese Folco Orselli.
Ladri di canzoni è un esclusivo archivio storico delle vertenze per plagio che hanno segnato il mondo della musica impreziosito da confessioni e racconti di star, personalità e addetti del settore. L’autore è Michele Bovi, giornalista televisivo che ha dedicato alla materia decine di dossier e di programmi su Raiuno e Raidue. In questo volume sono raccolte tutte le accuse, le denunce, i processi, le condanne e gli accordi sottobanco tra compositori, parolieri, discografici ed editori nella storia della musica italiana e internazionale. Tra questi vengono alla luce anche i retroscena inediti e complotti di popstar, come nel caso della condanna di George Harrison per “My Sweet Lord”. Questo passato nascosto e sommerso apre la strada verso la comprensione della situazione attuale, una realtà di innumerevoli cause per milioni di euro: come quella di Detto Mariano contro Adriano Celentano per “Prisencolinensinainciusol”, o quella degli eredi di Gino Santercole contro Nando De Luca per “Una carezza in un pugno”. Nemmeno le 69 edizioni del Festival di Sanremo sono state risparmiate da innumerevoli citazioni in giudizio protette dal massimo riserbo. Da Giuseppe Verdi a Lucio Dalla, da Giacomo Puccini a Claudio Baglioni, da Zucchero a Eros Ramazzotti, non c’è celebre artista nella storia della musica italiana che non abbia avuto noie con la giustizia a causa del proprio lavoro e di presunte somiglianze con realizzazioni preesistenti. Michele Bovi getta luce sulle vicende giudiziarie di tutti questi personaggi senza peraltro dimenticare i protagonisti della scena internazionale come Prince, Ed Sheeran, Led Zeppelin e Lana del Rey per una visione del fenomeno completa ed esauriente.
Vertenze per plagio, confessioni ed accordi sottobanco: il libro Ladri di Canzoni (edito da Hoepli) scritto da Michele Bovi, nei panni di Sherlock Holmes ..
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