I fondi ricavati dalla vendita del volume saranno destinati alla realizzazione di laboratori musicali e sale prova per giovani a rischio, i quali saranno selezionati con un avviso pubblico insieme al settore scuola & informazione dell’associazione Libera. Complimenti alla scintilla che ha messo in moto questa operazione e grazie al lavoro editoriale svolto da Gennaro De Rosa. Mentre sfoglio queste pagine (e vedo chi sono i 100 artisti coinvolti), non posso che elogiare la calabrese Rubbettino, per averci messo la faccia ed essersi impegnata in questo rischio imprenditoriale: durante la scorsa Primavera, si sono svolte parecchie situazioni pubbliche per raccontare della bontà di questo libro (che si puo’ richiedere direttamente dal sito dell’editore, ma anche recandosi nelle più organizzate librerie italiane) ed in ognuna sono state le parole chiave a farci capire quale sia la strada del cambiamento, perchè una volta la mafia era quella celebrata dai vari film, mentre ora è più subdola, gioca in borsa, si presenta in giacca e cravatta e punta (tanto per fare un esempio) sull’ecologia e sullo smalitimento dei rifiuti tossici, assumendo il neologismo di ecomafia.
Ma ritorniamo al libro che ho molto apprezzato. Come dice Don Luigi Ciotti … Perchè la mafia e la corruzione sono rumori assordanti e silenzi forzati. L’impegno per contrastarle è musica all’orecchio alla vita… e questo nel libro si concretizza con ognuno delle 100 pagine, perchè il lettore può ascoltare il brano musicale del singolo artista, guardare un suo videomessaggio originale: tutto questo grazie alla tecnologia ed all’uso di un buon smartphone. Finalmente la tecnologia al servizio del lettore, senza ammazzare l’editoria. Per questo (e mille altri motivi) il mio caldo invito è l’acquisto di questo libro, fatto di 100 monografie. Poi prepariamo alla nuova edizione del festival Musica contro le mafie…