Durante gli anni ’70 e ’80, Frank Zappa organizzò ogni anno una serie di spettacoli diventati leggendari per festeggiare Halloween, la sua festività preferita. Prima di stabilirne definitivamente la sede a New York nel 1974, dove le sue straordinarie feste in costume continuarono fino al 1984, Zappa si esibì in due entusiasmanti concerti di Halloween all’Auditorium Theater di Chicago, con una nuova band. Mentre molti degli spettacoli di New York non vennero registrati a causa delle elevate tasse sulle registrazioni degli spettacoli da parte del sindacato dei musicisti, per lo show di Chicago non ci furono tali restrizioni – e ovviamente Zappa registrò l’evento.
Ora, per la prima volta, i due spettacoli completi di Halloween di Zappa registrati il 31 ottobre 1973 a Chicago, saranno pubblicati il 25 ottobre da Zappa Records / Universal Music, giusto in tempo per Halloween. Queste registrazioni dal vivo completamente inedite ammontano a più di quattro ore e mezza ed includono brani scelti dallo sconfinato catalogo di Zappa, tra cui il suo album del 1973, all’epoca appena pubblicato Over-Nite Sensation, e quello che sarebbe poi uscito nel 1974, Apostrophe, nonché le prime versioni di brani come “Penguin In Bondage”, “Dickie’s Such An Asshole”e “Village Of The Sun”, che sarebbero poi apparsi in album successivi in studio e dal vivo. Sulla scia delle acclamate uscite di Halloween 77, con cui la Zappa Family Trust ha aperto questa serie, Halloween 73 verrà pubblicato in un custom box set di quattro CD appositamente progettato, a tiratura limitata, contenente anche maschera e guanti “FRANKenZAPPA”. Prodotto da Ahmet Zappa e dal Vaultmeister Joe Travers, il set è completato da un booklet di 40 pagine con note dettagliate di Travers, Ruth Komanoff Underwood e Ralph Humphrey, musicisti in quella straordinaria band zappiana e protagonisti degli spettacoli di Chicago, oltre a diverse foto dell’evento mai pubblicate.
I due spettacoli completi occupano i dischi 1-3, il quarto invece contiene le registrazioni inedite delle prove, risalenti a poco prima del tour. Sarà disponibile anche una versione in CD singolo (Halloween 73 Highlights), che raccoglie 16 brani scelti da entrambi gli spettacoli. Sia il box set de-luxe che l’album Highlights saranno disponibili in digitale per lo streaming e il download. Dopo il tour europeo che Zappa terminò nel settembre del ’73, il musicista decise di cambiare la formazione della band e rimpiazzò Ian Underwood (fiati e tastiere) e Jean Luc-Ponty (violino) con due nuovi membri: Chester Thompson alla batteria e Napoleone Murphy Brock alla voce, sax e flauto. Dopo un mese di prove, gli spettacoli di Halloween a Chicago furono il secondo concerto per questa nuova formazione e queste registrazioni sono le prime testimonianze di questa formazione.
Nelle note del booklet i membri della band Ruth Komanoff Underwood e Ralph Humphrey descrivono in modo affascinante com’era suonare con Zappa e in cosa consisteva la particolare atmosfera di quei concerti, un libretto che contiene inoltre meravigliosi ed intimi scatti dal backstage. La Underwood racconta il costante desiderio di Zappa di cambiare i musicisti con cui lavorare: “Frank, tuttavia, non si è mai guardato indietro, ma solo avanti, sempre con un senso di eccitazione e sfida. I cambi di formazione erano diventati una routine per lui, per esplorare nuove possibilità musicali e combinare diverse personalità. Era evidente, quindi, che Frank aveva bisogno di vivere la sua vita in uno stato di transizione perpetua, una realtà che poteva essere esasperante per noi quanto eccitante. Per quanto snervanti fossero questi cambiamenti costanti, lo sforzo ci ha resi dei musicisti migliori, nonostante inevitabili alti e bassi”.
Questi concerti rimarranno gli unici spettacoli di Halloween di Zappa a Chicago, poiché la tradizione di Halloween continuerà l’anno successivo (1974) a New York, dove rimarrà per tutto il decennio successivo. Questi spettacoli avevano già lo stesso spirito sfrenato e celebrativo dei concerti di New York che David Fricke di Rolling Stone descrisse poi come “estasi strumentale, improvvisazione totale ed estemporanee virate teatrali”.