Saranno anche troppo “giovani” in termini di carriera e dischi pubblicati, ma i Thegiornalisti sono ormai entrati di diritto tra i big della musica italiana. Sono stati oltre 40 mila gli spettatori che sabato 7 settembre hanno assistito al concerto del gruppo al Circo Massimo di Roma, per l’occasione ricco di ospiti da Luca Carboni a Elisa, passando per gli hitmaker Takagi & Ketra, Dardust, Franco 126 e l’imprescindibile Calcutta.
“Love al Massimo”, tappa conclusiva del tour di successo “Love” (oltre 250 mila spettatori nei palasport), ha messo a tacere anche chi, fino a poche ore prima dello show, metteva in dubbio le capacità del gruppo di attirare un così vasto numero di pubblico, ventilando addirittura l’ipotesi del flop. Del resto Tommaso Paradiso (voce, autore e frontman del gruppo), Marco Antonio “Rissa” Musella (chitarre) e Marco Primavera (batteria) se la sono rischiata nel voler festeggiare i loro 10 anni di carriera in un luogo fino a ieri aperto alla musica solo per i grandi nomi internazionali (da Bruce Springsteen a Laura Pausini), e per la prima volta a un gruppo italiano. Chi scrive ricorda gli esordi di Tommaso Paradiso, ospite del “Roma backstage – Garlic Show” del cantautore Mauro Di Maggio al Lian Club a San Lorenzo, oppure la presentazione del disco di esordio in un locale di Borgo Pio. A denti stretti, con costanza e tenacia, il gruppo ci ha creduto e oggi ha raccolto quanto di buono seminato in questi anni.
Chiacchiere da bar a parte, i Thegiornalisti hanno dimostrato in questi ultimi anni che c’è una nuova strada per la canzone e il pop italiano, in grado ancora di far emozionare il pubblico e soprattutto di saper leggere la realtà, restando in sintonia con le generazioni più giovani, sempre più smart e in movimento, abituati a un consumo diverso della musica, ma non per questo insensibili alle emozioni che una bella canzone sa ancora generare.
Sono state le note di “Completamente” a dare il via a una serata epica, in cui il pubblico ha cantato dalla prima all’ultima gola all’unisono. Il gruppo si è presentato sul palco intorno alle 21:15. Palco grande come meritano i grandi concerti, ma nello stesso tempo essenziale, senza fronzoli, a dimostrazione che il gruppo in questa occasione ha voluto comunque mantenere una coerenza rispetto ai concerti degli ultimi due anni. Subito sono arrivate “L’ultimo giorno della terra”, “Senza” e “Love”. Tommaso Paradiso sembra quasi non credere a quello che ha davanti, ringrazia il pubblico in maniera composto ed educata e a un certo punto si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe rivolgendosi a quei giornalisti che avevano annunciato il flop al Circo Massimo (scherzando qualcuno, in area stampa, sosteneva che per ironia della sorte quei giornalisti sarebbero da “segnalare” al Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei giornalisti…).
Arrivano brani intramontabili come “Il tuo maglione mio” e “Una casa al mare”, che Tommaso Paradiso dedica alla mamma, presente al concerto, e a tutte le mamme del mondo, mentre con “Controllo” arriva uno dei momenti più alti del concerto, con il gruppo in grande spolvero. Si torna a cantare a squarciagola sulle note di Sold Out, poi i primi ospiti: sul palco sale Franco 126 per cantare “Stanza singola”. Quindi subito altre hit in sequenza come “Fatto di te” e “Milano Roma”. Altro ospite sul palco, molto caro a Tommaso Paradiso, ovvero Luca Carboni. E’ il momento di cantare “Luca lo stesso”, canzone che Paradiso ha scritto per Carboni.
“Promiscuità” ha riportato agli esordi del gruppo, mentre la ballad “Questa nostra stupida canzone d’amore” ha visto ospite sul palco Dardust, ovvero il produttore Dario Faini, uno dei collaboratori più stretti del gruppo. Arriva anche il momento acustico, con Paradiso, Primavera e Musella che si portavano avanti, quasi in mezzo al pubblico per eseguire un “L’ultimo grido della notte” e “Mare Balotelli” in versione spoglia e intimista.
Si riparte poi con “Io non esisto” e “Proteggi questo tuo ragazzo”, per arrivare a “Dr. House”. Altri giro altro ospite, ed ecco arrivare “mio fratello” Calcutta, accolto in trionfo dagli oltre 40 mila del Circo Massimo. Con Calcutta, che ha omaggiato anche Leo Pari (uno dei più significativi cantautori della scena romana e attualmente tastierista dei Thegiornalisti), il gruppo ha offerto un’inedita versione di “Fine dell’estate”. Nel frattempo in quel di Montesilvano (Pescara) Jovanotti stava dando vita a una delle tappe migliori del suo Jova Beach Tour. Nessuno dei presenti a Circo Massimo se ne era accorto, ma Jovanotti era pronto a unirsi in collegamento con Paradiso e Calcutta per provare a mettere in piedi una versione di “La luna e la gatta” (il brano realizzato con Takagi & Ketra). Jovanotti (come ci hanno riferito i colleghi presenti a Montesilvano) era collegato, ma gli artisti a Roma non si sono accorti della sorpresa e alla fine tutto è sfumato.
I Thegiornalisti hanno abituato così bene il pubblico, che ecco arrivare sul palco anche Elisa per eseguire una bellissima versione di “Tra la strada e le stelle”. Paradiso ha poi invitato Elisa a seguirlo con lui nel retro palco. Si è chiusa qui la prima parte dello show. Tempo pochi minuti per allestire una consolle. Paradiso torna con una fascia in testa e un look anni ’80. Torna anche Elisa e con lei i beatmaker Takagi & Ketra. Le prima note di “Da sola in the night” hanno fatto smuovere tutta l’area, una vera discoteca all’aperto.
Il gruppo si riprende il palco, ed ecco quindi “Zero stare sereno” e “New York”, ancora con Dardust. Un intro mariachi ha aperto le danza per il gran finale: “Riccione”, “Maradona y Pelé” e, per dare la buona notte a tutti “Felicità puttana”, scritta, come ha spiegato Tommaso Paradiso, dopo aver partecipato a un rodeo negli Stati Uniti.