Martedì 30 luglio a Villa Ada Roma incontra il Mondo il concerto di James Senese e Napoli Centrale, in apertura la cantautrice romana Gabriella Martinelli.
Introdotto dalla cantautrice Gabriella Martinelli, James Senese e Napoli Centrale arrivano in concerto a Villa Ada – Roma incontro il mondo martedì 30 luglio con il tour che celebra il primo mezzo secolo di carriera di questo instancabile artista. Tra gli storici testimoni del Neapolitan Power, Senese prosegue la serie di concerti iniziata nel 2018 per presentare “Aspettanno ‘O Tiempo”, il doppio cd live antologico.
“Aspettanno ‘O Tiempo”, uscito a maggio 2018, arriva a due anni dal bellissimo “’O Sanghe” (vincitore della Targa Tenco nel 2016nella sezione album in dialetto), e dopo oltre 200 concerti che in altrettanto tempo lo ha portato a girare l’Italia e l’Europa. “Aspettanno ‘o tiempo” è stato registrato durante il tour invernale 2017, e contiene tutti i suoi grandi successi oltre due inediti – lo strumentale “Route 66” e “‘LL’America”, quest’ultimo scritto da Edoardo Bennato per James, e una rilettura di “Manha de Carnaval” di Astrud Gilberto e Herb Otha, qui intitolata “Dint’ ‘o core”.
È il disco che consacra James Senese come uno dei più grandi musicisti italiani degli ultimi 50 anni. E proprio questa cifra ricorre con questo doppio album live ed antologico insieme. Prima volta di entrambe le cose per Senese (live e disco celebrativo), all’interno troviamo tutto il suo mondo musicale, ampissimo e trasversale. Nei cinquanta anni di carriera, passando per i seminali Showmen, i Napoli Centrale (tuttora la formazione che lo identifica), le collaborazioni con l’amico indimenticabile Pino Daniele, James Senese a 73 anni compiuti detta ancora la linea musicale per tutti quegli artisti che vogliono fare della coerenza e del bisogno espressivo i propri riferimenti.
Tutto quello che dalla fine degli anni sessanta ad oggi è passato fra i vicoli di Napoli gli deve qualcosa. Nel disco la band eccezionale che è già da tanto il cuore di Napoli Centrale: Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso, Agostino Marangolo alla batteria, sodali di altissimo livello, che sono, non a caso, la medesima band – Senese compreso – che rese capolavoro un disco come “Nero a metà” di Pino Daniele.
“Assettate e nun te ‘ntussecà, ‘o vino è pane ‘e Dio e cu chesto amma campà. ‘O suonno è ‘nu suonno e tu te pierde cu’ ‘sti parole, ca nun vonno fernì. Guardame e canta pure tu appriesso a me, io sto cercanno a chi me vo’ bene, e ca jurnata senza ‘o sole nun tene culore addore d’ ‘o viento ‘a voce ‘e l’ammore nun tene tiempo ’o tiempo si tu.” J. Senese
BIOGRAFIA – JAMES SENESE
“E’ molto difficile parlare di se stessi, nonostante la mia musica da molti anni dica chi sono, meglio di tante parole. Ciononostante voglio farlo con questo breve scritto. Sono arrivato all’età di 73 anni felice di questo traguardo. Il tempo è una cosa che assume significato col passare degli anni; da giovane ci fai poco caso, non te ne curi. Ma poi quando comincia a correre cerchi di fissarlo, di rallentarlo. Io lo faccio armato di sax e sentimento. Sono nato nel 1945, anno della fine della guerra, da padre americano e madre napoletana. Sin da piccolo ho sempre cercato di contrastare quello che ritenevo ingiusto, primo fra tutti il pregiudizio. Sicuramente il colore della mia pelle ha contribuito a sviluppare questo sentimento. Immaginatevi come poteva sentirsi nel 1960 un ragazzo di 15 anni napoletano guardandosi allo specchio, vedendosi diverso dai miei coetanei, e da quello che la società del dopoguerra imponeva. Insomma, ho avuto la mia parte di complessi da superare, cercando di sentirmi uguale agli altri che spesso non mancavano di far notare la mia “diversità”.
Poi un giorno ho scoperto lo strumento che ha cambiato per sempre la mia vita, il sassofono. Lì ho condensato tutte le mie angosce, le mie paure, soffiandole via, letteralmente. Ho capito che potevo liberarmi di tutti i problemi, che potevo scacciare i timori che attanagliavano la mia anima. Sono di famiglia modesta, per non dire povera. Suonando decisi che avrei voluto parlare degli ultimi, di quelli che non ce la fanno, di quella parte di popolo che vive a testa bassa per portare a casa la pagnotta; ma avrei anche voluto parlare di amore e rispetto per le persone. Non mi è mai interessato il denaro. Ho rinunciato a contratti importanti che mi avrebbero però fatto tradire quello in cui credevo, e credo ancora; la coerenza e l’onestà artistica. Credo di essere diventato un buon musicista e un buon compositore, con sentimenti forti, lasciando da parte gli egoismi e i personalismi; ringraziando invece per quello che in 40 anni di musica ho ottenuto. Di questo devo dire grazie a Dio, alla mia famiglia, che mi hanno dato la forza e i giusti valori. Credo che soltanto il rispetto e l’accoglienza dell’“altro”, del diverso, possa contribuire alla pacificazione delle persone, e ci dia quella parte di felicità necessaria per amare il prossimo.” JS
GABRIELLA MARTINELLI
E’ uscito il 20 aprile 2018 l’ultimo album di Gabriella Martinelli, dal titolo “La pancia è un cervello col buco”, un affresco onirico, un disco crossover dalle intuizioni avvincenti. E’ un album dalla grande personalità tanto quanto la voce dell’artista, autrice e interprete delle sue canzoni. 8 tracce registrate in presa diretta, dal sound minimale ma deciso, che raccontano storie di donne. Idoli, signorine Bovary piene di dubbi e incertezze dilanianti. Signorine felicità colorate come le stoviglie, di nostalgia, oppure di slancio verso nuove spensieratezze. Creature libere, a volte come il peccato, espressioni dei sentimenti e compagne di baci che tradiscono tre volte, come il canto di un gallo. Protagoniste di altre vite oltre le loro, oltre la nostra. Sono storie, dove lo spirito e la voluttà si fanno veste cangiante. L’abito di una donna non è solo la stoffa che porta addosso, ma può essere una canzone, che dalla sua bellezza è indivisibile. Gabriella canta storie, lo fa con ironia e con la sua voce importante, racconta i luoghi, i suoni e i colori che hanno formato la sua crescita artistica. Il progetto si avvale inoltre dei disegni di Antonio Sileo, in arte Pronostico, che regala un volto e un corpo a Casimira, Erica, Giulia, Eliana e alle altre donne protagoniste del disco. Cantautrice tra le più rappresentative della nuova scena romana (anche se pugliese d’origine vive nella capitale da molto tempo) Gabriella Martinelli in pochi anni ha saputo crearsi un’identità unica e riconoscibile. Vincitrice di molti festival e concorsi legati alla canzone d’autore (L’Artista che non c’era nel 2018 e del relativo Bando Nuovo Imaie, Premio Bindi 2015, Musicultura nel 2014…) tra le sue caratteristiche principali di Gabriella Martinelli ci sono una forte capacità interpretativa e una costruzione musicale decisamente originale.
Martedì 30 luglio
JAMES SENESE NAPOLI CENTRALE IN CONCERTO CON “ASPETTANNO ‘O TIEMPO”
OPENING ACT: GABRIELLA MARTINELLI
Via di Ponte Salario 28, Roma
Ingresso: 15 € + d.d.p.
Prevendite: https://www.i-ticket.it/eventi?s=Villa+Ada
VILLA ADA ROMA INCONTRA IL MONDO
VILLA ADA – via di Ponte Salario 28 – Roma
#Vada19 #Villaadafest #Rim19 #Estateromana19
Dalle ore 21.30 a 00.30 concerti main stage (area a pagamento)
Sito web: https://www.villaada.org/
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Instagram: https://www.instagram.com/villaadafest/
INFO PER IL PUBBLICO
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