Sabato 29 Giugno al Galluzzo un suo show intenso e coinvolgente, semplice ed umano: con lui Cosimo Zannelli (chitarrista di buona esperienza), Mauro Lallo (bassista con oltre 10 mila followers) e Francesco Baglioni, un batterista che ci ha ben impressionato. Le foto sono di Allegra dell’agenzia Ergonauth, struttura che ringrazio per la collaborazione.
Forte dei buoni apprezzamenti arrivati per il cd Molecole (supportato anche da un recente videoclip per l’inedito Il mio tormento), Lassistente (al secolo Francesco Ricci) offre un concerto realizzato con la giusta amalgama tra brani suoi e riproposizioni di successi di artisti che segue ed apprezza: il pubblico così è maggiormente coinvolto, quando si sente chiamato a fare i cori di canzoni che appartengono al repertorio di Elisa, Zucchero, Gazzelle, Ligabue e Negrita: sono proprio queste due ultime rockstar quelle a cui apre il suo cuore … da fan e da artista! In alcuni momenti potrebbe essere davvero il terzo dei Negrita a cantare, accanto a Cesare e Pau: quanto sarebbe bello vederlo in situazioni live proprio con la band aretina a cui io personalmente sono legato sin dai loro esordi come Inudibili…!
Quando parte con La mia generazione e vedi i fans arrivare vicino al palco, subito ti accorgi del buon seguito che si è creato in questi anni: quel brano è proprio un piccolo hit e mi ricorda una canzone con lo stesso titolo, prodotto dagli emiliani Elizabeth, nei quali militava Marco Montanari, ora valente chitarrista di Ermal Meta. Il confronto generazionale (le sue conseguenze umane, i rapporti conflittuali, i confronti più o meno celati) sono la fotografia che la scrittura di Francesco è in grado di esaltare, ma senza caricare troppo i toni: siamo nel terzo millennio e non nei decenni passati e la nuova generazione di 20/30enni ha guizzi che ti aspetti, ma che qualche volta ti spiazzano. Bello quando Marco Ricci (fratello di Francesco) si rimette alla batteria, ricordando così gli esordi comuni in una sala prove, magari umida ed angusta: i due Ricci nel frattempo sono cresciuti ed uno si è orientato sulla giurisprudenza, mentre l’altro continua a farsi spazio nello showbiz italiano, anche se per vivere fa l’assistente sociale .. da cui il nome d’arte che ha assunto.
Ho visto diverse volte in questi mesi questo artista dal vivo: mi piace la sua dimensione elettrica, ma anche quella acustica. In questa ovviamente cogli di più i testi delle sue canzoni (tipo Se fossi come te o anche la curiosa Era ciò che sarà), aumentando così il giudizio positivo sulla sua vena poetica, la stessa che la produzione di Finaz (chitarrista della Bandabardò) ha ben fatto emergere nel cd Molecole. Se vi siete persi il suo show nella bella cornice d’accoglienza che è il Fa’ Festa, potete recuperare seguendo il suo concerto fiorentino di Venerdì 12 Luglio.