“Disponibile anche in mogano” è il disco di esordio dei Rovere, un lavoro frutto della collaborazione con Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari e Giorgio Patelli. Sono dieci canzoni poco inquadrabili in un genere in particolare. In verità delle ispirazioni ci sono eccome. Mi viene da pensare ai Third second to Mars e agli U2, ma ci vedo anche un po’ del Nek più rock. Proprio qui si intende la stranezza di questo disco, che in certi casi ti porta a pensare ad ispirazioni più casalinghe e certe volte a cose più “nobili”. Per certi versi il disco è molto radiofonico: “Tadb” ha un ritornello estivo, come quelli che si ascoltavano ai Festivalbar di Salvetti. “Disponibile anche in mogano” è un disco godibile, però forse un po’ prevedibile, per chi, come me, ha ascoltato tantissimi album. Ha un taglio essenzialmente giovanile, d’altronde è il disco di esordio della band nata appena 3 anni fa. Può essere paragonato a “Squérez?” del quale quest’anno si celebra l’anniversario per quell’essere sbarazzino. Quello che manca qui però è una vera e propria hit come “50 Special” che ne abbassa il gradimento.
La tracklist
- Caccia militare
- Tadb
- Soli come a Bologna
- Peter Pan
- Sport
- Conforto
- Silenzio
- Everest
- Primavera 80
- La pioggia che non sapevo