Per Renato Zero (che è il produttore del suo disco Credo), il brano Il primo giorno dell’estate è destinato a diventare un classico della musica italiana. Ed a ragione, così come concordiamo con lui nel valorizzare Vincenzo Incenzo anche come interprete, oltre che come autore. Venerdì 7 Giugno nella mugellana Barberino una giornata nel ricordo di Piero Antonio Nencini, organizzata da sua sorella Rita: nel primo pomeriggio una gara ciclistica per le categorie allievi, giovanissimi ed esordienti, mentre la sera (appena è fatto buio) nel cortile interno al castello la band di Vincenzo Incenzo ha ammaliato i presenti. Prima del concerto il nostro diretur Giancarlo Passarella ha presentato l’evento, chiamando sul palco (oltre a Rita Nencini, commossa anche per il suo ruolo di valletta del concerto) prima il senatore Riccardo Nencini e poi il dottor Domenico Mediati. Il primo ha concluso il suo intervento colpendoci al cuore, dicendo che due sole cose la medicina non potrà mai curare: innanzi tutto quando ci innamora ed il cuore batte a mille e poi il dolore per la perdita di un parente e/o amico. Il dottor Mediati ha invece raccontato la finalità di Vincere il Dolore e la scelta di optare per la musica come canale privilegiato nel comunicare come opera l’onlus: con l’occasione è stata consegnata la pergamena di Socio Benemerito all’oncologo Lorenzo Antonuzzo.
Il concerto di Vincenzo Incenzo è stato l’ultimo del tour italiano, perchè ora si apre una parentesi importante: prima l’uscita del disco in lingua spagnola (anticipato il 31 Maggio dal singolo El primer dia de primavera) e poi il tour che vede uno show interessante a Pasto (Colombia) il 26 Giugno, in occasione dell’onomastico della città. Con lui sul palco con i maggiori artisti latini e aprirà il concerto della star Fito Paez. Altri suoi concerti sono previsti a Bogotà, Cartagena, Medellin, Ibaguè, Bucaramanga, Baranquilla.
Quella a cui abbiamo assistito a Barberino è quindi stato uno spettacolo riassuntivo del tour italiano, ma anche una anticipazione di quello centroamericano, così come ha raccontato l’artista. Infatti la struttura del concerto è stata quella della chiaccherata tra amici: ad ogni canzone, qualche ricordo e qualche aneddoto, anche perchè ha proposto alcuni dei suoi brani più famosi che sono stati interpretati dai vari Lucio Dalla, Michele Zarrillo, P.F.M., Renato Zero e della sfortunata Valentina Giovagnini, prematuramente scomparsa. Tutti bravi i musicisti che hanno suonato con lui, ma indubbiamente Alessandro Colapicchioni è un valente chitarrista, ma anche un direttore di orchestra che sul palco richiama tutti all’ordine, ricorda a Vincenzo la scaletta ed è umanamente di una semplicità unica. Tra il pubblico presente anche il professor Fulvio Infante, vice preside del Liceo Classico Galileo di Firenze, scuola dove tre mesi fa l’artista ha tenuto una lectio agli studenti presenti in Aula Magna.