L’album “Oniric Chopin – ProsiMeloMetro N° 1” è ideato dallo scrittore e cantautore Luciano Varnadi Ceriello e sviluppato in collaborazione con Juri Camisasca, Giuseppe Giulio di Lorenzo e Vera Mignola. È un progetto, pubblicato da MaxSound, per due voci recitanti, pianoforte verticale e voce femminile.
Al suo interno sono contenuti i testi che l’autore ha scritto sulle linee melodiche dei Notturni di Fryderyk Chopin (a nota corrisponde sillaba) e ha reso canzoni tali melodie. Il disco contiene 9 Notturni, inframezzati dall’intervento di due voci recitanti: la prima è quella dell’autore Varnadi Ceriello, la seconda quella di Juri Camisasca (Cantautore e collaboratore storico di Franco Battiato, Alice, Juni Russo e Milva, autore, tra gli altri, del brano “Nomadi”). Al pianoforte verticale c’è il Maestro Giuseppe Giulio di Lorenzo e alla voce femminile la vocalist Vera Mignola. La scelta del pianoforte verticale è stata fortemente voluta e ben ponderata, poiché, storicamente, Fryderyk Chopin adorava i pianoforti verticali, specialmente quelli di Pleyel. Si è così voluta ricreare l’atmosfera sonora amata dal pianista polacco.
Le canzoni:
OLTRE I PONTI DELLA VITA
In un’atmosfera parigina surreale di metà ottocento, il poeta invita una stella a prendersi cura di un povero clochard nell’attimo in cui si distacca dall’esistenza terrena e augura all’uomo di trovare una realtà migliore, oltre gli effimeri ponti della vita.
LA PIANISTA
Una donna compone melodie e intona canti in attesa che rincasi il proprio consorte. In un clima onirico e fantastico immagina il volto del suo uomo riflesso tra i tasti i tasti del pianoforte e vagheggia di parlare con lui attraverso accordi pianistici. In tal modo, rende più dolce la sua attesa.
LA STATUA VIVENTE
Meravigliose pantomime trasformate in statue umane, nella loro fissità da artisti, col corpo ancorato al terreno, ma con la mente libera, immaginano di librarsi nell’aria come fossero trapezisti che volteggiano all’interno di un circo.
E LA FATA DANZO’
Una fata perde all’improvviso la sua arte magica. Grazie all’incontro con un giovane mago, che la conduce attraverso una porta d’oro, ritrova la sua magia incantata e insieme a lui va a vivere in un posto senza età.
MATER DIVINA
Invocazione alla Beata Vergine. All’interno del brano è inserito un passo in latino tratto liberamente dallo Stabat mater di Iacopone da Todi.
FARINELLI
Il cantante castrato del 700 Carlo Broschi, in arte Farinelli, narra la sua condizione semiumana di eunuco evirato, afrodisiaco nel canto, ma nel corpo uomo disarmato, per sempre vergine, condannato alla castità sui palchi vuoti della vita.
TE L’HO SCRITTA COSi’
La passione più grande vive anche oltre il momento dell’estremo addio. Una struggente lettera nata di getto per sussurrare dolci parole d’amore alla persona amata, viene scritta così… il tre dicembre.
LA GIOSTRA DI JULIEN
Julien era il proprietario di una giostra che prendeva vita con l’oscurità. Con l’attivarsi della giostra, prendeva vita anche la sua donna che, ogni notte, si divertiva a giocare insieme a lui, però soltanto dal tramonto all’alba, non un istante di più. Poi scompariva. Ma un giorno, Julien dovette vendere la sua giostra e allora…
CHOPIN
Il poeta del pianoforte Fryderyk Chopin, in un’atmosfera onirica, si congeda dal suo pubblico e si proietta nell’“altra” dimensione viaggiando tra le liriche del suo mondo di fate.