L’album di esordio dei croati Sage è un bell’esempio di fusione fra Heavy Metal e storia. Ecco perché li abbiamo intervistati.
La storia è un topic molto utilizzato dai gruppi Heavy Metal. Innumerevoli gruppi hanno composto brani o realizzato interi album basandosi su fatti di storia che hanno attratto il loro interesse. Questo a dimostrazione che l’Heavy Metal è un genere musicale pensante e non un’ammucchiata di sfaccendati adoratori di Satana e della violenza. Molti dovrebbero avere l’onestà intellettuale di andarsi a leggere i testi di molti brani Heavy Metal e capirebbero che alle spalle c’è una poderosa attività di ricerca storica.
Avete debuttato l’anno scorso… Credo che sia un bel risultato per voi…
“Dopo cinque anni di lavoro impegnativo, la pubblicazione del nostro primo album è stato un qualcosa di davvero importante. Siamo stati contenti che la Rockshots Records ci abbia notato mentre stavamo registrando l’album.”
Ci volete ricordare la storia della vostra band? Quando è stata fondata?
“L’idea di fondare una band è stata di Enio e Vlad. Dopo un po’ di tempo abbiamo incontrato Branimir. Marko era un vecchio amico di Enio. La ricerca per completare la band ha richiesto un po’ di tempo poiché c’è voluto prima che Branimir invitasse Davor a raggiungerci. Dopo eravamo alla ricerca del sesto membro. Avemmo, infatti, l’idea di aggiungere un tastierista. Così Davor chiamà Andrej per una prova poiché avevano suonato assieme in passato. Così tutte le caselle furono collocate al proprio posto.”
Ci sono stati degli avvicendamenti nella formazione della band dopo la sua fondazione?
“Dopo cinque anni Vlad decise di lasciare la band poiché altri interessi avevanoi preso il sopravvento. Naturalmente rispettammo la sua decisione. Dopo un po’ incontrammo Goran e dopo una prima prova sapevamo che era il tipo che stavamo cercando. Branimir, in seguito, lasciò la band. Per questo abbiamo provato Alen Axe Senkovski, ma stiamo sempre cercando un nuovo chitarrista…”
Com’è la vita di una band come la vostra?
“Per noi è stata una grande esperienza. Non è stato solo creare una band, ma una comunità di amiciaiza. Anche dopo aver cambiato alcuni membri siamo sempre in buona relazione. Per noi è una cosa naturale divertirci, uscire per bere e passare del buon tempo insieme…”
Voi suonate un mix di Geavy, Power e Progressive…
“Tu puoi ben dire che noi suoniamo questo tipo di generi musicali, ma non è più così. Quello che a noi interessa è poter suonare la musica che a noi piace veramente. Puoi sentire elementi Blues e Ethno in quello che facciamo anche se la gente non ci fa molto caso. A noi interessa sovrapporre vari sound.”
In che modo siete stati avvicinati dalla Rockshots Records?
“Dopo che l’album era finito abbiamo contattato la Rockshots Records. Furono molto ben impressionati. Quindi ci mettemmo d’accordo di vederci a Torino. Lì scoprimmo che stavano seguendo il nostro lavoro dab en tre anni. Essi conoscevano tutto di noi. Cosicché le trattative non durarono a lungo. Siamo stati molto contenti nel notare che lo staff della Rockshots Records ci considerassero così importanti. Sono persone che hanno una visione e una prospettiva di quello che fanno.”
Al momento della firma del contratto tutto era pronto?
“Si…ogni cosa era pronta per la Rockshots Records. Ci eravamo preparati!”
Cosa mi sapete dire sulla produzione dell’album?
“L’album fu registrato ai J.M. Studio con Fedor Boic in qualità di producer e Franjo Valantic come fonico. Il mix e il mastering sono stati eseguiti da Casey Grillo e Jim Morris ai Morrison Sound Studio in Florida.”
Cosa avete provato quando avete ascoltato per la prima volta il master definitivo?
“E’ stato grande ascoltare il prodotto finale dopo cinque anni di lavoro indefesso… Ed è stato altrettanto incredibile notare che abbiamo fatto undici video che rappresentano la storia della rivolta dei paesani.”
Ho letto buone recensione sul vostro nuovo album, non è vero?
“Ci sono state moltissime recensione da tutto il mondo. Alcune meglio di altre. A ogni modo siamo molto contenti di notare l’interesse nei confronti dell’album. Era il nostro obiettivo primario.”
State pensando di andare in tour per promuovere “Anno Domini 1573”?
“Stiamo cercando di organizzare un tour. Il tutto sarà ufficializzato sulla nostra pagina Facebook e il nostro sito web. Siamo impazienti!”
Mi pare che “Anno Domini 1573” sia un concept album… Mi è parso di notare questo mentre l’ascoltavo…
“Si…lo è. Molta gente percepisce questo. Infatti è una storia divisa in undici capitoli.”
Ho notato che siete molto interessati dalla tematiche storiche…
“Lo siamo. Amiamo molto le tematiche storiche e quella che abbiamo affrotnato nell’album ci è parsa importante ai nostri occhi. E’ parte della storia della Croazia. C’è un libro pubblicato su quest’argomento. Anche un film e un musical. Così abbiamo colto l’occasione al balzo di farla conoscere grazie all’inglese. Così il resto del mondo può ascoltare la storia della rivolta dei paesani.”
State preparando del nuovo materiale…
“Abbiamo pubblicato un nuovo singolo intitolato “Infinity War” e un nuovo album è in lavorazione mentre sto rilasciando questa intervista a te.”
Chi sono i Sage?
“I Sage sono una comunità di sei amici che amino la musica e vogliono gioire dallo stare assieme.”