Pubblicato dall’etichetta Studio 66 Records, Lora & The Stalkers e’ il disco omonimo della band composta da Lora Ferrarotto, Alessandro Meozzi, Alessio Morelli, Simone Temporali e Luca Rea. Alla base un film russo di fantascienza..
Pubblicato dall’etichetta Studio 66 Records, Lora & The Stalkers e’ il disco omonimo della band composta da Lora Ferrarotto, Alessandro Meozzi, Alessio Morelli, Simone Temporali e Luca Rea. Alla base un film russo di fantascienza..
Un progetto che contiene sette brani inediti in cui punk, rock’n roll e new wave si fondono alla perfezione. Alex e Lora, leaders della band, hanno raccontato a MusicalNews il loro progetto.
Parliamo subito del disco: ti va di descriverci questo progetto?
Le canzoni nascono nelle mura della nostra camera da letto (mia e di Alex) e grazie alla loro attitudine liberatoria sono state le fondamenta su cui è nata l’idea di una band rock con influenze Punk. La band si è formata grazie alla passione di tutti noi verso un certo tipo di arte figlia degli anni 70 e 80: dai film di De Palma e Altman alla musica di Lou Reed e dei Talking Heads.
I testi sono molto carichi e ricchi di significato: possiamo dire che c’è un concept nel disco?
Il disco non di può definire un vero e proprio concept perché non c’è una idea portante di base. Tuttavia una volta completato l’album ci siamo resi conto che rappresentavano tutte, in modi diversi, il momento della vita che stavamo vivendo e la voglia di “uscire allo scoperto”, affermare la propria personalità in una società che talvolta appare soffocante ma sopratutto liberandosi dai freni che spesso siamo noi stessi ad imporci.
Prima la musica o i testi, dunque? Cosa è per te più importante?
Musica e testo valgono 50/50. La musica che Alex scrive mi comunica delle emozioni molto profonde che io cerco di trasformare in parole, cerco cioè di tirare fuori quello che per me la musica già dice. Cerco di seguire la musicalità della melodia in modo che le parole possano darle valore e non penalizzarla.
Lora & The Stalkers: il nome della band ha per voi un significato particolare?
Il nome viene dal film russo di fantascienza “The Stalker” in cui lo stalker è inteso come “colui che guida” e conduce in una dimensione dove il subconscio è predominante. Ovviamente ci divertiva anche il significato che sarebbe stato inteso vista la nostra immagine.
Parliamo anche della band: come è avvenuta la scelta dei musicisti?
Non c’è stata una vera scelta dei musicisti in quanto la band si è creata perché eravamo amici (io e Alex fidanzati), con la stessa attitudine verso la musica e avevamo voglia di suonare insieme.
E come è cominciata questa avventura? Immaginiamo prima suonando e poi pensando ad un lavoro discografico…
Si, provando in studio all’inizio e facendo qualche serata ma, come ho detto prima, le canzoni sono nate anche prima del gruppo. Abbiamo incominciato ad incidere già prima della prima serata.
Più importante il live o lo studio?
Entrambi hanno valore, in modo diverso. Essendo una rock band, l’energia dei live è un carburante vitale. Il disco però è una delle più grandi soddisfazioni della vita, è una comunicazione più completa e duratura.
A questo punto descriveteci un vostro live?
E’ un bel “casino”! Intervallato però da ballate struggenti…
E per finire prossimi appuntamenti live…
Il 22 Marzo al fantastico Fanfulla di Roma. dove oltre al live proietteremo il videoclip del nostro secondo singolo Sound of Holidays. a presto.