Non è difficile dire come “La rivolta del perdente” , il primo disco sulla lunga distanza de Il Gigante, sia un grande disco. L’album dura circa 40 minuti proponendo un rock molto incisivo.
Se proprio dobbiamo accostare il loro stile a quello di altre band italiane, potrei farvi capire suggerendo i Timoria degli anni 90, ma anche i Zen Circus perchè, questo quintetto ha un atteggiamento da band ovviamente, ma un cuore da cantautore come le band appena citate.
Quando si mischiano questi due elementi, l’alchimia produce effetti positivi sull’ascoltatore. Leggermente stoner e per alcuni aspetti anche progressive, “La rivolta del perdente” si può tradurre in uno studio sulla ricerca della verità utilizzando la musica, perchè solo l’arte può salvare il mondo. La band va in rotte differenti rispetto alla moda della musica odierna, ma mantiene una propria dignità portando avanti la tradizione del rock italiano.
La tracklist
1) Allora suona tu
2) Pace
3) La notte
4) Che sia la fine
5) Nagaraya
6) La rivolta del perdente
7) Charlie
8) La camicia di mio padre
9) Questo è un lento
10) Viviamo per non morire mai
Il Gigante – La rivolta del perdente
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