Anema, il cuore mediterraneo del Rock Progressivo.

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Provengono da Siracusa e propongono una sintesi molto interessante di nouance progressive.

Ciò che mi ha impressionato ascoltando l’esordio della band siracusana è il loro talento di comporre ed eseguire musica con la M maiuscola. Ecco se qualcuno intendesse deliziarsi di vera musica non avrei nessuna difficoltà nel suggerire “After the Sea” degli Anèma.

Musica mai monotona. Musica ben costruita. Musica che ti invita ad ascoltarla nuovamente. Musica fatta da persone in possesso di una preparazione non indifferente. In breve, musica piacevole in quanto ascoltare musica significa provare piacere. Di conseguenza intervistarli è da considerare come un omaggio al talento di questi quattro preziosi musicisti siracusani.

Allora soddisfatti del vostro album “After The Sea”?
“Sì. “After the Sea” è stato un lavoro lungo e travagliato, fortemente qualificato dalle differenti influenze dei componenti degli Anèma – la cui caratteristica fondativa risiede nella premessa di rifuggire il genere come si dà per inteso nel mercato discografico. L’album ha ottenuto discreto successo nell’intorno del nostro ambiente musicale e in egual maniera sulle testate di fanzine online. Il video del singolo “She” ha raggiunto un considerevole numero di visualizzazioni.”
Perché avete scelto questo titolo?
“Se avessimo voluto affibbiare un’idea spaziale al concetto di posteriore-al-mare avremmo scelto un altro avverbio. La decisione di impiegare “after” ci è parso indicativo della dimensione esistenziale del viaggio: non solo materialità ma esperienza comprensiva.”
C’è rapporto fra la cover e il vostro album?
“Cerchiamo di creare continuità tra le nostre composizioni – di variegata natura, come sopra esposto – e le cover che integriamo nel repertorio durante le esibizioni dal vivo: Genesis, Pink Floyd, PFM, Dire Straits e Queen sono solo alcune delle band di cui reinterpretiamo i brani durante i nostri concerti.”
Quando avete iniziato a “costruirlo”?
“I lavori di composizione e registrazione sono iniziati nel corso del 2015: abbiamo raccolto le idee e pian piano, procedendo anche per tentativi, l’album ha visto la luce attraverso un percorso di auto-produzione. Per questa ragione, dopo il successo ottenuto in seguito a “After the Sea”, abbiamo scelto di tentare la strada di Musicraiser per chiedere ai nostri fans un contributo utile alla registrazione del secondo lavoro in studio. La band offre diversi tipi di ricompense, qui il link: https://www.musicraiser.com/it/projects/12363”
Visto che siete una band di Prog credo che abbiate lavorato a lungo per definire ogni dettaglio…
“La cura degli arrangiamenti è per noi di vitale importanza. Preferiamo costruire un sound che comprensivamente esprima un’idea ben precisa di musica al vano individualismo tecnico: ne facciamo uso solo quando riteniamo che il pezzo ne abbia necessità.”
Quando vi si definisce Prog Metal voi siete d’accordo?
“Come affermato in altri punti di questa intervista, preferiamo rifuggire la costrizione concettuale del genere. Tuttavia, certe influenze sono più forti di altre: il prog-metal è di certo una delle correnti che accomuna i costumi musicali dei componenti degli Anèma.”
Quale attività di promozione all’album state svolgendo?
“Abbiamo chiesto a numerose fanzine di esprimere la loro eminente opinione circa il nostro lavoro. I feedback sono spesso stati decisamente positivi; altresì, abbiamo venduto numerose copie fisiche del nostro disco. Di recente abbiamo preparato un EP – “Anomala Ipnosi”, contenente tre brani in italiano e presente sul nostro profilo Spotify/Soundcloud – che anticipa il nostro secondo album. Potete sostenerci nella realizzazione del suddetto seguendo questo link: https://www.musicraiser.com/it/projects/12363”
Che caratteristiche deve avere un brano per definirlo vostro?
“Cerchiamo di ascoltare tanto l’esigenza “pop” – s’intenda in senso lato – che quella più viscerale, legata alla complessità delle soluzioni armoniche e ritmiche. I nostri brani si distinguono per la sintesi di queste due leve compositive.”
E dopo il vostro album cosa c’è?
“Come accennato precedentemente, all’inizio dell’anno corrente abbiamo preparato tre brani in lingua italiana che intendono anticipare il nuovo corso compositivo degli Anèma – ancora più ambizioso del passato, legato all’esplorazione di altri modelli e soluzioni liriche. Il prossimo album sarà pronto appena possibile, con l’auspicio che la campagna Musicraiser sortisca gli effetti desiderati.”
Siracusa è una città rock?
“Siracusa è una città nella quale sul proposito del sostegno vicendevole ha spesso la meglio l’indifferenza. Il problema del rapporto tra città e musica ha molte implicazioni qualificate da premesse più generali – il cambiamento delle strutture antropologiche legato al progresso e alla densità di opportunità d’informazione (autentica e non), per esempio – e non definiremmo Siracusa una città rock. Ci sono molte realtà che cercano di emergere, però: è responsabilità di tutti, specie degli appassionati, agevolarne i propositi.”

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