Guignol – Porteremo gli stessi panni

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I Guignol sono una band milanese, che al settimo album “Porteremo gli stessi panni”, confermano la loro bravura cantautoriale. Il disco non è un concept album ma si ispira alla figura del poeta e attivista politico lucano Rocco Scotellaro ed anche l’apertura e la chiusura del disco come testo hanno sue poesie (“Padre mio” e “Pozzanghera nera il 18 aprile”). L’album, ondeggia tra il rock alla De Gregori che canta Dylan e qualcosa di più, diciamo, “sperimentale” come in “Come Maria Vergine”. Musicalmente i Guignol non hanno bisogno né di presentazioni, né di dediche carine. Come già specificato quando Musicalnews si occupò di “Abile Labile”, il precedente lavoro della band milanese, li preferisco nella versione più rock perchè credo che riescano ad esprimersi meglio, ed anche la vocalità di Adduce si sposa meglio con il genere. Nonostante ci si ispiri a Scotellaro, le tematiche di “Porteremo gli stessi panni” sono autobiografiche, scaturite da una lite del cantante con il proprio padre: “li ho scritti velocemente dopo un confronto duro e animato con mio padre, a casa sua, in una fredda e umidissima serata in campagna, nella Basilicata. Da quel diverbio infarcito di imprecazioni, accuse e scuse, aneddoti e rievocazioni che mi parevano persistere dai tempi dell’infanzia, sono scaturiti i “demoni” che da tempo chiedevano di avere un loro spazio: un piccolo posto d’onore finalmente, con me, a tavola, e sulla carta che mi accingevo a scarabocchiare rapidamente”.

La tracklist

Padre mio

Diversi e opposti

Sei fratelli

Come Maria Vergine

L’orizzonte stretto

1979

Oggi dopotutto

La promessa

Pozzanghera nera il 18 aprile

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