Si è molto dibattutto cosa significhi per i nuovi cantautori fare musica in Italia. Se negli anni 90 avevano band alternative, alcune delle quali sono riuscite anche a scalare le classifiche di vendita, ora abbiamo cantanti che curano da soli tutta la loro situazione. Si spendono molto i nomi, per esempio di Motta e dei Cani, ma dopo di questi ci sono altri e tra questi ci mettiamo Psiker e il suo quinto disco “Maximo”. Un lavoro fatto di dieci canzoni tutte elettropop che virano verso gli anni ’80. Alcune più introspettive come la canzone che chiude “Maximo” (“Attento”), altre un po’ più paracule come “Un pence e mezzo”. La particolarità di questo disco sono le collaborazioni, infatti il musicista milanese ha radunato le voci di alcune band di qualche anno fa e forse dimenticate troppo presto, come Francesca Gastaldi degli Zerozen, Raffaella Destefano dei Madreblu, Luca Urbani dei Soerba e Odette Di Maio dei Soon e la cosa ancora più particolare è che tutti gli ospiti cantano nelle tracce del disco delle piccole citazioni dai loro brani più famosi (Francesca Gastaldi da “Bambina Artificiale”, 1998; Raffaella Destefano da “Angeli”, 1997; Luca Urbani da “I’m happy”, 1998; Odette Di Maio da “Il Fiume”, 1996). Come abbiamo detto Massimo Curcio è un musicista che scrive, canta, arrangia e produce i suoi dischi in totale autonomia, non nascondendo per nulla la sua devozione al pop elettronico di Pet Shop Boys, Depeche Mode e del primo Battiato, con una approccio più leggero. Piacevole.
La tracklist
- Metropolitana
- Love is un fiore
- Un pence e mezzo
- L’altro ieri
- Doubleface
- Parla parla parla
- Contento
- Nebbia
- Ironia
- Attento