Ryan Merchant e Sebu Simonian si son trovati inizialmente a creare musiche per il campo pubblicitario, nel 2009 a Los Angeles la svolta decisiva a formare il duo pop Capital Cities che ha interessato la scena dance europea nella scorsa primavera. Merito del singolo “Safe And Sound” caratterizzato dal fischiettante ritornello musicale a suon di tromba.
Il brano realizzato nel 2011 negli Stati Uniti è stato riproposto per il mercato europeo ad Aprile 2013 con un video davvero ben fatto, dove si mescolano a regola d’arte fotografia, computer grafica e danza. Proprio cosi, danza, in quanto il video è un omaggio al teatro e al balletto in tutte le sue espressioni ed epoche. Video che vanta una vittoria agli MTV Music Awards 2013 per miglior video dagli effetti speciali. Miglior video anche in lista ai prossimi Grammy Awards. In Italia la canzone è terza nella classifica 2013 delle più programmate in radio.
Trascorso il successo di un singolo eccone pronto un altro. Anche in questo caso troviamo un brano – “Kangaroo Court” – già rodato in America nel 2012 e che l’Europa riscopre grazie ad un nuovo video dagli effetti più che speciali. Narra di una zebra molto sfigata che decide di travestirsi da cavallo per cercare di entrare nel club Kangaroo Court dove le zebre non sono ammesse. All’interno del locale fa breccia nel cuore di una cagnolina fidanzata. La povera zebra subisce la gelosia del compagno che si accorge dell’inganno facendola arrestare, viene quindi giudicata da un tribunale illeggitimo (traduzione letterale del titolo della canzone) e condannata ad essere data in pasto ad un leone.
Al di la dell’idea animalista o vegetariana che il video vorrebbe trasmettere, anche in questo caso i Capital Cities hanno giocato sull’arte visuale. E’ davvero eccezionale il make up realizzato sugli attori figuranti e gli stessi cantanti per modificarne il volto e renderlo simile a quello dei vari animali.
Riguardo le atmosfere del brano: tastiere retrò anni 70 e le interessanti voci di Ryan e Sebu. Nient’altro da aggiungere se non invitarvi a guardare il video molto bizzarro, ascoltando in sottofondo “Kangaroo Court”.