Afa in tutta Italia, villaggi turistici con gente in spiaggia intenta a ballare i nuovi balli latinoamericani. Di certo non manca il materiale a loro disposizione: non si è ancora spento l’eco del successo di Michel Telo’ (“Ai Se Eu Te Pego”) e questa settimana nella classifica italiana dei brani più scaricati (o singoli acquistati, là dove siano ancora prodotti) è possibile scorgere al primo posto Gusttavo Lima (“Balada”). Difficile far apprezzare il genere ai detrattori di un certo tipo, ad esempio quel partner costretto a ballare controvoglia la danza dai movimenti sensuali, oppure chi è infastidito da quella suoneria sul cellulare del collega tutto il santo giorno.
Scherzi a parte, quello che viene visto come “fenomeno da baraccone” è cultura musicale e va un attimo estrapolato dal contesto europeo fatto di musica melodica mista a pop e rock (che ogni tanto cerca d’ispirarsi ai suoni americani e inglesi) e riportato quindi nelle terre d’origini.
Ritorniamo prepotentemente in Brasile, nello stato federale del Bahia dove dei gruppi locali hanno saputo reinventarsi le classiche ballate samba e merengue facendole convergere nel nuovo genere Forró.
Grazie alla rete spopola un allegro ritornello collegato al genere in questione Bara Bará Bere Berê. Sul brano hanno messo le mani un sacco di artisti dal 2007 ad oggi: Aviões do Forró, Jeito, Real de Ouro e cosi via. Nel 2011 ci pensa anche un italiano – Alex Ferrari – con l’alias Levi de Oliveira Silva che deposita il brano nel nostro paese e lo ripropone quest’estate.
L’audio della versione di Ferrari – erroneamente attribuita al brasiliano Michel Telo’ – viene utilizzato in numerosi video in circolazione negli ultimi mesi su YouTube, fin quando a sorpresa lo stesso Telo’ in questi giorni ha fatto uscire Bara Bará Bere Berê. Che confusione, non trovate? Di certo non ci sarà caos sui sistemi di download legale dove ogni brano con il suo arrangiamento e giusto autore sarà correttamente catalogato.
Alex Ferrari esprime le atmosfere latin in chiave puramente elettronica, Telo’ non tradisce invece la natura di multistrumentista e regala una versione acustica dove tastiera, fisarmonica e batteria sanno abilmente combinarsi.
Ad avantaggiarsene sicuramente gli animatori che dovranno aiutare i villeggianti con le nuove coreografie!