Alla Rai di Viale Mazzini a Roma, la conferenza stampa del Premio Caruso 2012: vedremo live Fiorella Mannoia, Chiara Civello, Gianluca Terranova, Stadio, Noa, Tosca, le Sorelle Marinetti e Le Rivoltelle, Pierdavide Carone, Samuele Bersani… Una catena di riflessioni artistiche su Enrico Caruso. Il Tg2 Dossier vinse il Golden Mediamix 2009 con la puntata su Enrico Caruso: il programma allora fu costruito da Pasquale Panella e Michele Bovi…
Nasce a Firenze in Via Pisana 66/a, presso Porta San Frediano: ma chi? Enrico Caruso? No… Carlo Buti! Nella stagione 1928/29 debutta al cinema teatro Apollo di Firenze (accanto alla Stazione di S.Maria Novella), con due o tre spettacoli al giorno di varietà che intervallano la proiezione di films. È ormai un cantante a tempo pieno, i lavori svolti in passato, compreso quello di orafo, sono solo un ricordo. E’ considerato il primo cantante della RAI (all’epoca EIAR) e la sua rivalutazione e’ opera di Michele Bovi, archeologo musicale che ben conosciamo, attualmente dirigente proprio di Rai1. Carlo Buti e’ conosciuto in tutto il mondo ed in paesi impensabili ci sono vie a lui dedicate: a Lastra a Signa c’e’ una piazza con il suo nome in localita’ Carcheri… ma nello stessa cittadina alle porte di Firenze, c’e’ Villa Caruso in Via di Bellosguardo 54: nel 1906 divenne di sua proprieta’…. Uno dei suoi biografi racconta che l’acquisto avvenne in seguito a una passeggiata in compagnia dell’innamorata Ada Giachetti, quando entrambi rimasero colpiti dal magnifico panorama e dal monumentale e scenografico parco. Caruso si avvalse dell’opera dell’architetto Vittorio Sabatini, che rese simmetrici i corpi dei due edifici preesistenti, e impiegò nei lavori gli abitanti di Lastra, che donarono al tenore la colonna in pietra tutt’oggi visibile, in segno di ringraziamento per aver contribuito così a risollevare l’economia locale. Concepita come luogo di riposo e di recupero degli affetti familiari, la villa fu arredata fastosamente e arricchita da mobili sontuosi e pregiati, come il famoso presepe napoletano; il giardino venne scomposto e riassettato in guisa d’uno scenario teatrale…. In questo nostro viaggiare nel tempo tra personalita’ che hanno fatto grande la storia della musica italiana (cosi’ come ieri presso la Sala degli Arazzi di Viale Mazzini ha ben dettagliato Michele Bovi, ovviamente andando a braccio e senza legger nulla…), ci manca solo di valorizzare Sorrento, luogo dove tra l’altro si svolgera’ lo show: Enrico Caruso visse i suoi ultimi giorni a Sorrento in una suite dell’ hotel Excelsior Victoria. In questo luogo, inebriato dal profumo degli aranci e dei limoni di Sorrento, Caruso trascorse giorni sereni prima di spegnersi in un altro hotel di Napoli, il Grand Hotel Vesuvio. ..
Nella conferenza stampa ci e’ stata molta soddisfazione per aver preparato un programma che rendera’ merito a chi se lo merita ed anche a qualcuno (leggi Carlo Buti) forse un po’ troppo presto relegato nella pagine polverose di archivi non frequentati: all’incontro con i giornalisti presso la sala stampa di Viale Mazzini, ne hanno parlato Mauro Mazza (direttore RaiUno), Michele Bovi (capostruttura RaiUno e storico della nostra bella musica italiana…), Giuseppe Cuomo (sindaco di Sorrento), Vittoria Cappelli (produttore di Una notte per Caruso), Paola Saluzzi e Luca Ward (conduttori di Una notte per Caruso) e Tony Renis, vincitore dell’edizione 2012 di questo premio. Presenti anche Carlo Nannetti e Marco Capaccioli, rispettivamente sindaco ed assessore alla cultura di Lastra a Signa…
Da Marina Grande di Sorrento prepariamoci a Una notte per Caruso, Sabato 14 luglio in prima serata su Raiuno, per la regia di Roberto Croce. Un racconto di parole, musica e danza per uno spettacolo, prodotto dalla Vittoria Cappelli srl, che celebra la canzone italiana nel mondo e tre delle sue voci: Enrico Caruso, Carlo Buti e Lucio Dalla. Tre artisti che hanno conquistato le platee internazionali con la loro musica e che hanno avuto un forte legame artistico con la città di Sorrento. Le tre Voci Nobili amiche di Sorrento …. La prima è quella di Enrico Caruso, ambasciatore nel mondo della musica italiana, non soltanto lirica. Fu il primo a incidere e a conquistare il mercato discografico mondiale. Dopo di lui, altre voci italiane affascinarono le platee internazionali, su tutte quella di Carlo Buti, capostipite del cantar melodico, modello di tutti i nostri più grandi interpreti del genere: da Claudio Villa a Giorgio Consolini, da Luciano Tajoli a Narciso Parigi. Carlo Buti sarà la seconda delle Voci Nobili celebrate nella serata evento. Nel titolo di ben cinque brani del suo repertorio compare il nome della città che ospita la manifestazione: uno di questi brani, Sorrento, fu scritto nel 1934 dal grande Totò (Antonio De Curtis) assieme a Ernesto Murolo, padre di Roberto. La terza Voce Nobile legata e ricordata nella notte di Sorrento, è quella di Lucio Dalla, autore e interprete della splendida Caruso, composta nella stanza dell’albergo sorrentino, in cui il grande tenore trascorse gli ultimi giorni della sua esistenza. Se si considera poi che l’abitazione italiana di Enrico Caruso, Villa Bellosguardo, sita a Lastra a Signa sulle colline fiorentine, è limitrofa alla residenza di Carlo Buti, il cerchio si chiude. Ecco spiegato perché la sera di sabato 14 luglio Una Notte per Caruso designerà l’evento nell’evento: il gemellaggio artistico tra i Comuni di Sorrento e Lastra a Signa….
Per capire al personalita’ di Carlo Buti, vi racconto che le sue biografie ci dicono che in vecchiaia (nonostante sia sempre in gran forma), dirada molto gli impegni artistici; è una sua scelta, tanto è cresciuto in lui il desiderio di quiete e di dolce far niente. Farà ancora alcune apparizioni, canterà al Festival di San Remo come ospite d’onore, rifiuterà offerte incredibili, che continuano ad arrivare da ogni parte del mondo. Nel 1961, dopo cinque anni dall’abbandono delle scene, gli giunge un’offerta di 10 milioni di dollari per una tournée di 40 giorni, vedette di un proprio spettacolo, da presentare agli italo/americani degli Stati Uniti, che rifiuta. Dice no anche all’amico e collega Narciso Parigi, che lo vuole anche come semplice presenza, per un giro di spettacoli in America. Restano i suoi dischi che riportano più o meno fedelmente le sue interpretazioni e la sua voce: circa 1700 canzoni incise dal 1930 al 1956….